E’ soprannominata la “Firenze del Sud” per via della sua architettura in stile barocco e ormai da svariati anni è in cima alle preferenze dei turisti di tutto lo stivale, non solo d’estate per la sua costa e il suo mare cristallino, ma anche d’inverno per le sue attrazioni storico-artistiche.
Grazie infatti ad una saggia e graduale destagionalizzazione, Lecce attrae turisti e curiosi durante tutto l’anno e vale certo la pena trascorrerci un week-end tra arte, cultura e naturalmente ottimo cibo, in special modo in questo periodo festivo con la città che s’illumina e offre tanti eventi a disposizione.
Per chi non conosce nulla di Lecce, è opportuno sottolineare che il suo centro storico è uno tra i più belli e rinomati d’Italia, con varie chiese, piazze e monumenti che arricchiscono la storia millenaria della città che anticamente era conosciuta coi nomi di “Rudiae” e poi “Lupiae”.
Cosa vedere a Lecce: Piazze e Chiese
Partiamo dalle tante piazze e chiese che caratterizzano il bellissimo centro storico del capoluogo salentino.
Piazza Sant’Oronzo
La piazza, considerata il “salotto” dei leccesi e vero cuore della città, è dedicata appunto al suo patrono Sant’Oronzo. Al suo centro s’erge la Colonna di Sant’Oronzo, donata dalla vicina città di Brindisi e più avanti di qualche metro il Sedile, un tempo sede del municipio.
Anfiteatro Romano
Accanto alla piazza non si può non notare il bellissimo Anfiteatro romano, risalente intorno al II secolo d.C, ancor più suggestivo se visto illuminato, di notte.
Piazza Duomo
Proseguendo a piedi e addentrandosi sempre più tra le vie della città vecchia, il maggior punto d’interesse è sicuramente Piazza Duomo, autentico esempio di piazza chiusa e di stile barocco.
Nella stessa ritroviamo diversi monumenti tra i quali la Cattedrale del Duomo, i palazzi del Seminario e il Campanile. Originariamente fu il Vescovo Formoso a voler iniziare la sua costruzione nel 1144, successivamente ci furono altri lavori di ristrutturazione e migliorie. All’interno della Cattedrale è presente una suggestiva cripta medievale.
Basilica di Santa Croce e Chiesa di Sant’Irene
Tra le numerose chiese che il turista incontra sulla sua via, vale la pena menzionare la Basilica di Santa Croce (sotto raffigurata), altro perfetto esempio di barocco leccese, e la chiesa di Sant’Irene, antica protettrice della città fino al 1656 con il chiostro recentemente ristrutturato.
Le Porte della Città
Ci sono poi le tante porte di accesso alla città vecchia che certamente rappresentano altre bellezze monumentali di Lecce, come Porta Napoli, Porta Rudie, Porta San Biagio, che valorizzano ancora di più la bellezza del centro cittadino.
I Borghi intorno a Lecce
Se si ha tempo disponibile, suggeriamo anche di andare a visitare uno dei piccoli borghi non distanti dal capoluogo come quello di Acaya, unico esempio nel Sud Italia di città fortificata rimasta completamente intatta.
Cosa mangiare a Lecce
Va da sé che la tradizione culinaria leccese e salentina, come per tante città del meridione, è molto antica e ricca di piatti prelibati che ruotano intorno alla pasta, al pesce, alla carne, fino agli immancabili dolci. Intorno al centro storico ci sono tanti ristoranti e trattorie dove poter gustare tutto ciò.
Se volete veramente assaporare qualcosa di “particolare” e tipico di questa terra, chiedete di questi cibi.
“CICERI E TRIA”
Uno dei piatti più antichi e di origine contadina è certamente “Ciceri e tria” (dal dialetto leccese “ceci e pasta”).
La preparazione di questa combinazione di pasta fatta in casa e ceci prevede che una porzione della pasta utilizzata venga normalmente bollita in acqua (così anche i ceci messi a mollo fin dalla sera prima) mentre un’altra verrà fritta in olio e poi mescolata al resto.
Una pietanza unica per un pranzo completo che soddisfa palato ed appetito.
LA PUCCIA
In pratica è una sorta di “sandwich alla leccese”, versione salentina moderna dell’originario sandwich che, ricordiamo, fu inventato per caso da John Montagu, noto come quarto conte di Sandwich, nell’Inghilterra del diciottesimo secolo, il quale rese famosa la pratica di mettere della carne tra due fette di pane. In Salento, però, al posto della carne ci può andare molto altro: mozzarella, tonno, verdure, rucola, salumi ecc. E il pane viene da un lievito simile alla pizza.
Anche la sua origine fu casuale e viene collegata agli antichi legionari che usavano mangiare qualcosa di veloce come quella che inizialmente era una una semplicissima
forma di pane con le olive. Un prodotto che piace sempre di più sia per la sua bontà che convenienza di poter essere mangiata “veloce e in movimento” tra una passeggiata e l’altra.
TURCINIEDDRI
Non sono altro che degli involtini di carne di agnello (o capretto) contenenti cuore, fegato e polmone cotti e speziati con sale, pepe e prezzemolo. Un altro cibo molto in voga nelle trattorie e nelle case dei leccesi.
TARALLINI
I famosi tarallini pugliesi che a Lecce spopolano e spesso vengono offerti nei bar o nei ristoranti come aperitivo insieme alle olive ed altri stuzzichini.
Se volete portarvi con voi un pezzo di bontà leccese, potete tranquillamente acquistare una o più confezioni in qualsiasi negozio o supermercato.
I DOLCI
Terminiamo questo nostro viaggio nella Lecce del gusto con i dolci, che in questo periodo la fanno da padrone su tutte le tavole.
Tra essi spuntano i “purcedduzzi” (struffoli), tipico prodotto natalizio. Si tratta di tronchetti di pasta fritta inzuppati nel miele e poi conditi con cannella.
Ricordiamo anche i mustaccioli salentini noti con il nome di “scagliozzi” e ovviamente il “pasticciotto“, vero simbolo della pasticceria leccese presente in tutti i bar.
Chi viene a Lecce in questo periodo potrà godere della meravigliosa atmosfera natalizia e degli addobbi e delle luci presenti in tutta la città e in particolare nel
centro storico, che resteranno fino all’Epifania.
Per delle festività che anche quest’anno non vogliono deludere il visitatore.