A darne l’annuncio in una nota è il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, intervenuto all’evento “Italy-Us Space Cooperation on Suborbital Flights”, che ha fatto da cornice alla firma dell’accordo. Erano presenti, tra gli altri, l’ambasciatore d’Italia Armando Varricchio, il rettore del Politecnico di Bari, Eugenio Di Sciascio, il ceo di Angel Group Vito Pertosa e il fondatore di Blackshape Angelo Petrosillo. In rappresentanza di Virgin Galactic e Virgin Orbit: il ceo George T. Whitesides e Sirisha Bandla.
“Si tratta del primo aeroporto d’Europa – ha continuato Emiliano – ad avere il decreto come spazioporto che abiliterebbe questo a struttura aeroportuale importantissima dalla quale già partono tutte le esportazioni pugliesi verso gli Stati Uniti. Voi immaginate che l’aereospazio è il primo settore di esportazione della Puglia verso gli Stati Uniti, quindi è di grandissima importanza. La carlinga dell’aereo più importante della Boeing, il Dreamliner, viene costruita già a Grottaglie ed esiste una combinazione produttiva che favorirebbe i voli sub-orbitali. In particolare la presenza di una grande Università e Politecnico di Puglia, il Politecnico di Bari, le strutture turistiche che esistono vicino a Grottaglie, la grande capacità industriale della manodopera che si è formata in questi anni in provincia di Taranto. Tutto questo evidentemente può offrire un modello industriale alternativo a quello dell’ILVA e dell’acciaio e quindi per noi questa questo accordo ha un’importanza straordinaria”.
“Mi auguro – ha concluso Emiliano – che a breve ci possano essere i primi voli turistici nei quali addestrare, diciamo così, gli aspiranti astronauti europei per questi primi voli. Ma soprattutto questi aerei consentirebbero di mettere in orbita i microsatelliti prodotti in Puglia a costi infinitamente inferiori a quelli dei lanciatori tradizionali. Insomma oggi è una giornata di grandissima importanza e qui, presso l’ambasciata italiana a Washington, stasera si svolgerà l’evento in cui la Puglia è Regione d’Onore del Niaf la grande organizzazione degli italoamericani d’America”.
Il volo suborbitale
Un volo suborbitale è un volo spaziale che raggiunge lo spazio, ma la cui orbita interseca l’atmosfera o la superficie del corpo da cui è partito il volo, non riuscendo quindi a compiere una completa rivoluzione.
Per esempio, un oggetto lanciato dalla terra che raggiunga i 100 km sul livello del mare, e che poi precipiti nuovamente sulla terra, compie effettivamente un volo suborbitale. Alcuni voli suborbitali sono stati intrapresi per testare veicoli spaziali e razzi vettori per successivi voli orbitali. Altri veicoli sono specificamente progettati solo per effettuare voli suborbitali; esempi includono veicoli con pilota come lo X-15 o lo SpaceShipOne, e veicoli senza pilota come i missili balistici intercontinentali (ICBM) e i razzi da ricerca.
I voli suborbitali sono distinti dai voli che riescono a raggiungere un’orbita, ma poi utilizzano dei retrorazzi per uscire dall’orbita prima di completare un intero periodo orbitale. Quindi i voli del Sistema di Bombardamento Orbitale Frazionale (Fractional Orbital Bombardment System) non sono considerati come suborbitali, ma semplicemente voli verso un’orbita terrestre bassa (LEO) (wiki).