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«Chi dimostra un minimo di obiettività nel giudicare sia il Piano regionale pugliese sulla gestione dei rifiuti che le numerose autorizzazioni provinciali rilasciate nel Tarantino sempre sul tema, non può non essere d’accordo sul fatto che Taranto è la discarica della Puglia sostengo il vero: stiamo parlando di 1,3 milioni di rifiuti urbani e speciali smaltiti, a fronte di un totale regionale di 1,5 milioni.» Lo sostiene il deputato del Movimento 5 Stelle, Giovanni Vianello, che ha discusso in commissione Ambiente una interrogazione sulla discarica di Grottaglie.

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«La responsabilità di tutto questo – sostiene il parlamentare pentastellato ionico – è da attribuire alla Regione Puglia e alla Provincia di Taranto. Il Ministero ha confermato che le autorizzazioni per gli impianti di trattamento e smaltimento dei rifiuti attengono alle singole Regioni ma, nel caso pugliese, l’Amministrazione, con specifica legge, ha delegato tali competenze alle Province e alle Città metropolitane, le quali possono infatti rilasciare l’Autorizzazione Integrata Ambientale. Nel caso di Taranto si traduce come una precisa volontà, condivisa tra Regione e Provincia, inaccettabile perché totalmente a sfavore di Taranto e della sua provincia che, solo nel 2018, con le autorizzazioni provinciali rilasciate per i siti di Grottaglie, Statte e Massafra, ha raggiunto il limite.

Noi – rimarca Vianello, insieme al Ministero che lo ha specificato nella risposta alla nostra interrogazione, siamo in attesa di conoscere la decisione del Tar di Lecce circa l’eventuale annullamento della deliberazione dirigenziale provinciale 45/2018, che ha concluso il procedimento amministrativo VIA/AIA sul progetto della discarica grottagliese. Intanto continueremo a mantenere alta la nostra attenzione sul caso affiancati dal ministero dell’Ambiente ed ho provveduto a richiedere al neo presidente della Provincia, Gugliotti, un incontro formale sul tema dei rifiuti nel Tarantino».

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