L’emergenza Coronavirus non ferma le attività che garantiscono i servizi essenziali e di pubblica utilità. Con il nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dell’11 marzo restano infatti aperti, non solo gli alimentari e le farmacie ma anche attività di autotrasporto, lavanderia, impiantistica, autoriparazione e pompe funebri.
«In un momento di grande preoccupazione per le nostre imprese e le loro famiglie, sentiamo il dovere di far sentire forte la nostra presenza. – fa sapere il segretario generale di Casartigiani Taranto Stefano Castronuovo – Le Pmi e l’artigianato sono in ginocchio di fronte a questa emergenza sanitaria, ma noi siamo a lavoro per garantire ai nostri associati misure di aiuto nella prosecuzione delle loro attività produttive». Anche le aziende che sono state costrette ad abbassare le saracinesche non verranno lasciate sole. «Il nostro compito – ha aggiunto – è assistere le imprese sotto l’aspetto normativo ed amministrativo al fine di garantire la sicurezza sanitaria degli imprenditori e dei loro dipendenti, ma anche la sicurezza sociale ed economica degli stessi tramite gli strumenti messi a disposizione dalle Parti Sociali dell’artigianato, tra questi: l’istituto della sospensione e degli Accordi sulla moratoria dei debiti firmata con Abi».
A tal scopo Casartigiani ha scritto al Prefetto Demetrio Martino invocando una collaborazione operativa tra Prefettura, organi di controllo, sindaci e parti sociali per una «condivisione delle direttive in materia di chiusura e limitazione delle imprese univoche per tutti i comuni della provincia evitando cosi la diffusione di notizie non veritiere che potrebbero minare la coesione sociale». È stato chiesto inoltre «di attivare nei tempi e nei modi previsti, un tavolo di coordinamento e di condivisione tra Prefettura, Comuni e Parti sociali per superare l’emergenza economica».
Intanto, ancora nessuna notizia dal Governo sul nuovo pacchetto di misure a sostegno di imprese e lavoratori, atteso per venerdì. «Nonostante tante proposte, segnalazioni e richieste di aiuto ancora oggi non abbiamo ricevuto risposte. Le promesse del Presidente Conte non sono state mantenute. – commenta il segretario generale Stefano Castronuovo – I nostri imprenditori artigiani sopravvivendo del proprio lavoro, ad oggi non hanno le liquidità per pagare fitti, imposte e tasse locali e per garantire serenità alle proprie famiglie».