In merito all’attività relativa ai trapianti di midollo del Reparto di Ematologia, il direttore della struttura, dott. Patrizio Mazza, espone quanto segue:
“A Taranto l’attività di trapianto di midollo da donatore è cominciata nel gennaio 1997, due anni dopo l’inizio del trapianto autologo, crescendo progressivamente e districandosi tra le varie tipologie di trapianto con difficoltà crescenti, passando dal trapianto da donatore consanguineo a quello da donatore non consanguineo e più di recente a quello metà compatibile. Nel 2015, dopo un lavoro preparativo durato due anni, il Reparto di Ematologia ha ottenuto l’accreditamento JACIE europeo per tutte le tipologie di trapianto e nel 2019 è stato riconosciuto l’accreditamento come unico centro regionale per il trattamento di pazienti con impiego di terapia con CAR-T.”
“Nel complesso la struttura conta 1185 trapianti di midollo effettuati, di cui 785 autologhi, 400 trapianti da donatore e 120 da donatore non consanguineo. Le malattie che oggi si possono avvalere del trapianto sono leucemie di vario tipo, displasie midollari, mielofibrosi, aplasie midollari, mielomi, linfomi e malattie congenite, quali talassemia o anemie congenite. Negli ultimi dieci anni l’attività si è mantenuta costante, anche durante l’emergenza Sars – COV – 19 e relativo lockdown. Anche se il reparto è stato trasferito presso un’altra struttura, abbiamo continuato la nostra attività, eseguendo tre trapianti di midollo, senza problemi di decorso, programmandone altri, attivando il donatore e fissando la data del trapianto da donatore non consanguineo per altri due pazienti.”
“Per il prossimo futuro abbiamo in programma di implementare l’attività di trapianto con incremento dell’età dei pazienti, per aumentare la potenzialità dei guariti e arrivare all’età di 70 anni. Le sfide che andremo ad affrontare non saranno prive di difficoltà, soprattutto considerando che parliamo di salute, e sappiamo che superarle richiede una forte sintonia fra il team di operatori direttamente coinvolti e l’amministrazione dell’azienda. Questa emergenza ci ha insegnato che va salvaguardata la centralità dell’ospedale e che questo deve essere il punto di riferimento per la tutela della salute dei cittadini.”
Un pensiero condiviso dal Direttore Generale della ASL Taranto, avv. Stefano Rossi, il quale sottolinea che l’attività assistenziale tarantina offre numerose eccellenze, grazie alle quali viene garantito un ventaglio di cure sempre maggiore a tutti i cittadini che ne abbiano bisogno.