filo comune
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La seconda tappa del calendario di processo si è tenuta durante il mercato settimanale del quartiere, in via Guido Miglioli, dalle 9:30 alle 12:00 per intervistare i cittadini residenti.

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L’Urban Transition Center, coadiuvato dal Ta-Lab di Asset, ha allestito un allestito un punto di ascolto punto di ascolto dedicato alle persone che hanno potuto esprimere le loro idee e opinioni segnalando i desideri per migliorare la qualità della vita.

Presenti l’assessore a Urbanistica e Innovazione Ubaldo Occhinegro, il dirigente della direzione Urbanistica Cosimo Netti e lo staff tecnico.

Realizzare la città del futuro

Lo sforzo dell’amministrazione per ricucire, mantenere e rinforzare il rapporto con i cittadini e le comunità presenti sul territorio tarantino prosegue per realizzare e costruire la città possibile e sostenibile del futuro.

L’iniziativa svolta ha avuto il contributo operativo anche dall’associazione Lignum, dal Rotaract Club Taranto, dall’Arcigay Strambopoli Taranto, dall’Hermes Academy, e dall’attivista e residente del quartiere Shana Lamanna.

La ricezione delle istanze di cittadinanza prosegue e a breve verrà pubblicata la manifestazione d’interesse che avrà come oggetto beni immobili del patrimonio pubblico oggetto di riqualificazione e valorizzazione.

Nuove politiche urbane

Il processo di partecipazione si inserisce in un disegno complessivo tagliato su misura, sartoriale, per definire misure di politiche urbane pensate ad hoc per lo specifico contesto, sia del quartiere che del bando, a cui l’amministrazione Melucci ha deciso di puntare per il reperimento di ulteriori finanziamenti per la rigenerazione urbana delle periferie.

L’amministrazione comunale di Taranto si accinge, infatti, alla presentazione delle proposte nell’ambito del “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare” con specifico riferimento al decreto interministeriale n. 395 del 16 settembre 2020 per la riqualificazione e l’incremento del patrimonio residenziale sociale, la rigenerazione del tessuto socio-economico, l’incremento dell’accessibilità, della sicurezza dei luoghi e la rifunzionalizzazione di spazi e immobili pubblici, onde migliorare la coesione sociale e la qualità della vita dei cittadini, mediante interventi e misure che creino soluzioni durevoli in un’ottica di sostenibilità e densificazione, senza consumo di nuovo suolo e secondo i principi e gli indirizzi adottati dall’Unione Europea, secondo il modello urbano della città intelligente, inclusiva e sostenibile (la cosiddetta “Smart City”).

Le tipologie di azione del bando

Il bando prevede le diverse tipologie di azione, le quali devono riguardare prioritariamente progetti di miglioramento della qualità del decoro urbano, manutenzione, riuso e rifunzionalizzazione di aree pubbliche e di strutture edilizie esistenti per finalità di interesse pubblico, accrescimento della sicurezza territoriale e della capacità di resilienza urbana, potenziamento delle prestazioni e dei servizi di scala urbana, mobilità sostenibile e l’adeguamento delle infrastrutture destinate ai servizi sociali e culturali, educativi e didattici, nonché alle attività culturali ed educative promosse da soggetti pubblici e privati.

L’Amministrazione Comunale ha individuato, in fase preliminare e in costante aggiornamento con le richieste e le proposte pervenute attraverso il processo “Filo Comune”, come proposta da candidare al finanziamento alcune aree ed edifici dismessi localizzati nel quartiere Paolo VI, e in particolare l’ex mercato coperto e aree limitrofe, l’ex plesso scolastico “Ungaretti”, oltre a interventi relativi al miglioramento delle condizioni di accessibilità e mobilità, la sistemazione di aree attrezzate a verde pubblico e di ulteriori aree destinabili a spazi attrezzati di socialità o a forme di sussidiarietà orizzontale quali, a titolo esemplificativo, orti urbani e didattici, e interventi di miglioramento dell’accessibilità della popolazione residente a primari beni ambientali e paesaggistici di prossimità all’area di intervento in chiave di valorizzazione degli stessi, con particolare riferimento all’area della foce del fiume Galeso.

Gli obiettivi di “Filo Comune”

Lo scopo di questa operazione è l’attivazione di risorse finanziarie pubbliche e private ed il coinvolgimento di operatori privati, anche del “terzo settore”, con particolare coinvolgimento e partecipazione diretta di soggetti interessati anche in forma associativa, in particolare se operanti nell’area di intervento, al fine di garantire:

  • la più efficace soluzione di riuso dei beni pubblici inseriti nel programma attraverso la co-progettazione partenariale, in fase esecutiva degli interventi di recupero e rifunzionalizzazione, per orientarne gli indirizzi agli usi effettivamente proposti e selezionati;
  • la sostenibilità effettiva dei modelli gestionali del riuso;
  • la compartecipazione dei partner agli investimenti programmabili sotto il profilo funzionale, la restituzione di valore d’uso, sostenibile nel tempo e riconoscibile dalla popolazione residente, ai beni sottratti all’abbandono incrementando gli impatti ricercati di miglioramento della qualità dell’abitare nel quartiere Paolo VI di Taranto.

È possibile partecipare, inviando un’e-mail di adesione al processo “Filo Comune” all’indirizzo urbancenter@comune.taranto.it

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