posidonia
foto da archivio
Pubblicità in concessione a Google

Muove i primi passi il progetto della “Spiaggia ecologica”, iniziativa che punta a salvaguardare il delicato ecosistema costiero interessato dalla presenza di Posidonia.

Pubblicità in concessione a Google

A Palazzo di Città si è tenuta la prima riunione del tavolo tecnico, cui hanno partecipato in presenza e in videoconferenza tutti gli enti coinvolti: per il Comune di Taranto l’assessore all’Ambiente Laura Di Santo, il presidente del consiglio comunale Piero Bitetti, il presidente della commissione Ambiente Paolo Castronovi, la consigliera comunale Stefania Fornaro e il dirigente della direzione Ambiente Alessandro De Roma, per Ispra Barbara La Porta e Tiziano Bacci, per Arpa Puglia Nicola Ungaro e Vittorio Esposito.

«Il progetto “Spiaggia ecologica” – ha spiegato il sindaco Rinaldo Melucciè stato un’ottima intuizione e ci consentirà di sensibilizzare la popolazione, cambiando la percezione che oggi ha delle foglie di Posidonia che stagionalmente ritroviamo sulle nostre spiagge: dobbiamo considerarle una risorsa, non un rifiuto, dobbiamo imparare a convivere con la natura in modo sostenibile».

Con questo progetto, come detto, si intende affrontare il problema della Posidonia spiaggiata, ancora percepita in modo negativo da bagnanti e gestori dei lidi. L’obiettivo è trovare un compromesso tra le loro esigenze e la tutela dell’ecosistema costiero. La rimozione di queste piante, infatti, non solo comporta un notevole impegno economico per le amministrazioni coinvolte, ma anche la rimozione di importanti quantità di sabbia con ovvie conseguenze per l’equilibrio ambientale.

«L’amministrazione Melucci – ha poi dichiarato l’assessore Di Santo intende, con il supporto di Arpa Puglia e Ispra, avviare un programma di gestione di queste biomasse vegetali spiaggiate, anche alla luce del nuovo quadro normativo regionale, con azioni finalizzate alla conservazione e al ripristino dei siti, sia nel caso in cui queste vengano lasciate in loco, sia nel caso in cui vengano spostate, sempre ed esclusivamente con metodi e mezzi rispettosi dell’ambiente, in particolare attività da programmare durante la stagione invernale e primaverile, e comunque prima dell’inizio della stagione balneare».

Pubblicità in concessione a Google