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I Carabinieri della Sezione Radiomobile della Compagnia di Taranto, supportati dai colleghi del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo del Comando Provinciale Jonico, hanno tratto in arresto nella flagranza dei reati di “porto di armi clandestine”, “ricettazione”, “resistenza a Pubblico Ufficiale” ed “evasione” due giovani tarantini: un pregiudicato (a diporto nonostante sottoposto agli arresti domiciliari) e un uomo con precedenti di polizia.

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In particolare, i due militari di un equipaggio automontato in servizio di perlustrazione antirapina nelle strade di un quartiere periferico, hanno notato i due prevenuti in atteggiamento sospetto a bordo di un auto in lento movimento nei pressi di una zona ad alta densità di esercizi commerciali.

Nel frangente, nonostante l’immediato segnale di ALT intimato dai militari, i due malviventi si sono dati a precipitosa fuga da cui è scaturito un rocambolesco inseguimento per le vie cittadine con lampeggianti attivati e sirene spiegate, nel corso del quale i fuggitivi hanno persino rischiato di investire una passante. Dopo aver perso il controllo del mezzo, i due giovani hanno abbandonato il veicolo proseguendo la fuga a piedi ma dopo poco sono stati raggiunti e immobilizzati dai militari inseguitori a seguito di una sofferta colluttazione.

Negli stessi istanti è provvidenzialmente sopraggiunta una pattuglia di militari a bordo di auto in tinta civile dei Carabinieri del Nucleo Investigativo, i quali nel dar manforte ai colleghi, rinvenivano nei portaoggetti dell’auto utilizzata dai criminali due pistole cal. 7.65 cariche e pronte a far fuoco, di cui una con matricola abrasa e l’altra di provenienza furtiva.

Nel corso delle prescritte perquisizioni sul posto, i malviventi sono stati trovati in possesso altresì di 530 euro in banconote di vario taglio (probabile provento di crimini pregressi), nonché di 2 veri e propri kit di travisamento (2 cappellini, 2 scaldacollo, 2 paia di occhiali scuri), indice che fossero verosimilmente in procinto di commettere reati di tipo predatorio, o addirittura una spedizione punitiva, tenuto conto che il pregiudicato era stato di recente vittima di una gambizzazione. Il denaro, il materiale di camuffamento e le armi sono stati sottoposti a sequestro. Queste ultime saranno altresì oggetto di esami balistici presso il RIS di Roma.   Al termine dei rilievi fotosegnaletici, i due arrestati sono stati condotti presso il carcere di Taranto.

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