Kyma è il nuovo brand delle tre società partecipate del Comune di Taranto.
Presentato a Palazzo di Città dal Sindaco Rinaldo Melucci, accompagnato dal vicesindaco e assessore alle Società Partecipate Paolo Castronovi, dall’assessore all’Ambiente Anna Tacente e dai tre presidenti Carloalberto Giusti (Amiu), Giorgia Gira (Amat) e Umberto Salinas (Infrataras), Kyma è il primo passo del percorso che porterà il Comune a costituire l’omonima holding, un unico soggetto societario che controllerà i tre asset “ambiente”, “mobilità” e “servizi” con lo scopo di offrire prestazioni più efficienti ai cittadini.
«Assistiamo a un cambio epocale – il commento del sindaco Melucci –, che altre realtà del settore, soprattutto nell’Italia settentrionale, hanno affrontato diversi anni fa. Nei dintorni, invece, saremo i primi a imboccare questa strada che parla di modernità, efficienza, solidità e si incastra perfettamente nella prospettiva di diversificazione che stiamo immaginando per la nostra città».
Kyma è la traslitterazione dal greco moderno della parola “onda”, concetto che si lega ulteriormente al tema del mare, contenendo in sé anche l’idea di una forza travolgente.
Contestualmente alla presentazione del nuovo brand, sono state svelate le livree che caratterizzeranno i mezzi delle tre partecipate. Bus, compattatori e spazzatrici, mezzi di servizio saranno facilmente riconoscibili per l’iconica “K” che campeggerà sulle fiancate, declinata nei colori scelti per ogni società: verde per Amiu, rosso per Amat e giallo per Infrataras.
«Contiamo di concludere l’iter di costituzione della holding entro due anni – ha aggiunto il primo cittadino –, osservando tutte le tappe che saranno necessarie e che si possono condensare nella definizione di un comune piano industriale, preceduta dall’analisi della performance delle tre società. I vantaggi sono molteplici e vanno dalla centralizzazione di alcune attività amministrative fino alla razionalizzazione delle risorse umane e all’attivazione di economie di scala per la condivisione di procedure e tecnologie. Immaginiamo una realtà operativa che avrà circa 1000 dipendenti e un capitale sociale importante, con nuovo personale, impianti in piena efficienza, mezzi rinnovati, al servizio delle esigenze e delle ambizioni della nostra città».