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Consegnato alla ASL di Taranto (presente il dg, Rossi) il nuovo reparto all’interno dell’ospedale Moscati, con 20 posti letto distribuiti in 10 stanze di degenza dotate di ventilatori polmonari e complete delle apparecchiature mediche necessarie per l’assistenza in terapia intensiva dei pazienti Covid-19.

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La struttura, situata in adiacenza al padiglione malattie infettive, dispone di accessi indipendenti ed è costituita da moduli prefabbricati assemblati in opera, in tempi estremamente rapidi, dalla Protezione Civile della Regione Puglia con il supporto tecnico dell’ASSET (Agenzia strategica regionale) e il contributo economico della Banca d’Italia, che ha donato 4 milioni di euro per la realizzazione di questi reparti sia al Moscati di Taranto che all’ospedale Perrino di Brindisi.

La realizzazione del reparto opera fondamentale

L’intervento è stato realizzato da maestranze locali a cura della società DMECO di Gioia del Colle, che opera su scala internazionale, completo di un’impiantistica molto avanzata: condizionamento e ventilazione a pressione modulabile, impianti elettrici protetti con gruppo di continuità, impianti di gas medicali, rilevazione fumi e antincendio, videosorveglianza ed ogni altro impianto necessario alla completa funzionalità. La possibilità di garantire anche la “pressione negativa” è fondamentale poiché non permette agli agenti patogeni di uscire dalla struttura; inoltre l’impianto consente un ricambio d’aria completo in 5 minuti.

L’intervento è stato pianificato dal Dipartimento Politiche per la salute della Regione, unitamente all’altro intervento già completato presso il Perrino di Brindisi, per potenziare i posti letto di Terapia intensiva nelle aree di Taranto e Brindisi. La Protezione civile regionale è prontamente intervenuta, con la velocità dettata dalle disposizioni governative, creando una stretta sinergia con i tecnici dell’ASSET Puglia e dell’ASL di Taranto.

I nuovi reparti di Terapia Intensiva sono fondamentali per la riorganizzazione dei presidi ospedalieri nella attuale fase di ripartenza delle attività sanitarie ordinarie che dovranno avere percorsi e strutture del tutto separate rispetto ai reparti Covid.

“L’oncologico di Taranto – ha dichiarato il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano – oggi dispone di 20 posti letto di terapia intensiva, posti letto che sono stati predisposti per l’emergenza Covid, che rimarranno qui per sempre e costituiranno per tutte le esigenze del territorio una sicurezza importantissima e straordinaria. Consentiranno all’oncologico di agire in futuro per la maggiore tutela della salute delle persone, di operare anche con maggiore ‘arditezza’ e soprattutto di avere un margine di sicurezza per le tante necessità dell’oncologia che in passato purtroppo non eravamo in grado di assicurare. Resta il fatto che è anche un dispositivo Covid molto importante. “

Complimenti a tutta la comunità tarantina

“Questo ospedale è quello che ha avuto probabilmente la migliore performance in guarigioni, è stato uno dei primi a sperimentare i nuovi farmaci e soprattutto in generale la provincia di Taranto ha dato una prova nella gestione del Covid molto importante. – prosegue Emiliano –  È vero che Taranto è stata la terra del contagiato numero 1 in Puglia, ma è anche vero che è quella che ha avuto in proporzione meno conseguenze. Quindi i miei complimenti a tutta la comunità tarantina, a tutti i cittadini che hanno rispettato le regole, hanno indossato le mascherine e soprattutto hanno saputo rimanere a casa al momento opportuno, e complimenti a tutti i sanitari, alle persone che si sono misurate sotto la guida del direttore generale, del direttore sanitario e del direttore amministrativo e ovviamente mi permetterete di ringraziare anche in modo particolare il dott. Pisconti che oltre ad essere un oncologo di fama ormai più che nazionale, è stato un collaboratore essenziale. Grazie a lui questo switch abbastanza complesso da oncologico ad ospedale Covid si è realizzato senza problemi. L’oncologico ha ripreso perfettamente le sue funzioni e quindi è già tutto predisposto. Questo ospedale come avevo promesso è un cantiere di tutti i generi. Dietro a questo ospedale oncologico la comunità tarantina nutre la propria speranza di guarigione dalle tante malattie che purtroppo, dal punto di vista ambientale per colpa dell’ex Ilva, si verificano in questa provincia”.

La questione sanitaria a Taranto

“In pochi giorni la notizia dello sblocco del percorso per la realizzazione del nuovo ospedale San Cataldo e questa inaugurazione presso l’ospedale Giuseppe Moscati, non possiamo che essere sollevati, sono le risposte che i cittadini ci chiedono – ha commentato il sindaco Rinaldo Melucci – Il Presidente Michele Emiliano sa che sulla questione sanitaria Taranto merita di recuperare in fretta dal punto di vista infrastrutturale ed organizzativo e si sta dimostrando attento. La seconda città della Puglia deve essere destinataria di un approccio del tutto differente all’interno della prossima programmazione sulla spesa ospedaliera, siamo fiduciosi.”

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