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I poliziotti della Squadra Mobile di Taranto, in collaborazione con i colleghi dell’Ufficio Immigrazione, hanno arrestato un tunisino di 42 anni, destinatario di una misura cautelare in carcere emessa il 25 giugno scorso dal G.I.P. presso il Tribunale di Bari.

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L’uomo è ritenuto responsabile, insieme ad altre ventidue persone, tutte di origini africane, del reato di devastazione.

L’attività di indagine ha consentito di accertare che nello scorso mese di aprile, il tunisino, insieme ad altri, ha messo a soqquadro alcune strutture del centro C.P.R. (Centro Permanente per i Rifugiati) di Bari, incendiando materassi cuscini e lenzuola, danneggiando mobili e suppellettili delle “sale benessere”, allagando alcuni locali ed imbrattando le telecamere di sorveglianza.

Al termine della devastazione, un modulo abitativo restò completamente distrutto mentre la maggior parte dei locali risultarono temporaneamente inagibili per il fumo provocato dagli incendi di sicura origine dolosa.

L’uomo, al momento residente nella Provincia Jonica, si à  presentato nei giorni scorsi all’Ufficio Immigrazione della Questura di Taranto per rinnovare il suo permesso di soggiorno.

Durante le necessarie procedure finalizzate alla sua identificazione, i poliziotti in servizio all’Ufficio Immigrazione hanno verificato che il tunisino era destinatario della misura cautelare e, dopo aver allertato i colleghi della Squadra Mobile, hanno fermato il 42enne nordafricano e lo hanno arrestato. Dopo le formalità di rito l’uomo è stato accompagnato presso la locale Casa Circondariale.

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