A seguito di un intenso ed articolato iter, che ha subito una forte accelerazione negli ultimi due anni da parte di tutti gli enti coinvolti,
è stato ritualmente firmato quest’oggi a Roma, presso la Sala Rosario Livatino del Ministero della Giustizia, alla presenza dei vertici locali e regionali della magistratura e del demanio, il protocollo per la “Rifunzionalizzazione e razionalizzazione degli Uffici Giudiziari nel territorio del Comune di Taranto – Realizzazione della Cittadella della Giustizia“.
Il progetto
Il progetto, le cui preliminari formalità saranno esperite entro il prossimo mese di marzo, prevede un investimento di circa 70 milioni di euro al quartiere Paolo VI, oltre ad interventi molteplici in opere di urbanizzazione, decoro e mobilità a favore della cospicua utenza.
Un progetto atteso da anni
Il tutto nella logica di fornire un luogo più adeguato e moderno per le esigenze del settore della giustizia, di ampliare i presidi di legalità in quella zona della città e di agire in una ottica di sistema con il previsto hub direzionale del Comune di Taranto.
«Abbiamo dovuto superare molti ostacoli di natura tecnico-amministrativa, siamo stati in grado di assumerci responsabilità importanti nei confronti di una vasta categoria di operatori e cittadini – ha dichiarato il Presidente della Provincia di Taranto Giovanni Gugliotti, a margine del tavolo odierno -.
È un progetto che si attendeva da tanti anni, siamo molto soddisfatti, il territorio sta recuperando in ogni ambito il tempo perduto».
Sinergia e trasformazioni
«La leale ed appassionata sinergia tra gli enti locali e le istituzioni di settore continua a generare risultati assai significativi per Taranto – ha aggiunto il Sindaco di Taranto Rinaldo Melucci -.
Per ciò che oggi la città è tornata a rappresentare nel sistema Paese e per le imponenti sfide che ci attendono nei prossimi anni, era essenziale che anche il comparto della giustizia agganciasse le trasformazioni positive della nostra comunità, senza perdere l’opportunità della Cittadella della Giustizia».