Un sit in e una conferenza stampa per denunciare una condizione di precarietà nota da anni ma che purtroppo non sembra trovare soluzione.
Martedì 22 alle 10.30 alcuni rappresentanti della polizia penitenziaria e del personale civile del Carcere di Taranto, saranno infatti davanti alla struttura detentiva per denunciare il perdurare di criticità ormai divenute insostenibili.
La denuncia arriva dalla FP CGIL che attraverso il segretario provinciale Cosimo Sardelli e alla presenza del segretario e coordinatore nazionale della polizia penitenziaria della CGIL, Stefano Branchi, sarà davanti al carcere per sostenere quei lavoratori.
«600 detenuti in una struttura che potrebbe ospitarne la metà, un solo agente per piano detentivo, turni di lavoro massacranti, insicurezza diffusa e condizioni igieniche precarie rendono la condizione del “Carmelo Magli” esplosiva – dice Sardelli – Condizioni di invivibilità di quegli ambienti da parte dei detenuti, degli agenti ma anche del personale civile su cui il Provveditorato Regionale dell’Amministrazione Penitenziaria dovrebbe assumere decisioni di responsabilità.
Così mentre assistiamo a livello nazionale, alla “spettacolarizzazione” delle traduzioni in carcere – continua Sardelli – nessuno sembra accorgersi delle condizioni in cui invece si vive e si lavora in queste strutture.»