“Ryanair e Puglia sono un binomio straordinario. Ryanair è un partner per la Regione, esiste una amicizia e una solidarietà tra di noi che ha contribuito al successo turistico della Puglia. Questa compagnia continuerà a servire la Puglia, aumenterà il numero dei voli, ma non lo farà più con un finanziamento pubblico bensì attraverso un accordo commerciale con Aeroporti di Puglia. Accordo che Adp potrà allargare anche alle altre compagnie per ottenere gli stessi incentivi per la effettuazione dei voli”.
Così il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano intervenuto questa mattina in conferenza stampa a Bari insieme con il Presidente di AdP Tiziano Onesti e il Chief Commercial Officer di Ryanair, David O’Brien per annunciare le novità nel rapporto con la compagnia aerea irlandese che prevede per gli anni 2019/2020 di contribuire in Puglia al trasporto di quasi 4 milioni di clienti l’anno da e per gli aeroporti di Bari e Brindisi con complessivamente 47 rotte, 30 da Bari e 17 da Brindisi. Alla conferenza stampa hanno partecipato anche gli assessori regionali al Trasporto Giovanni Giannini e all’Industria turistica e culturale Loredana Capone.
“Si tratta – ha continuato Emiliano – di un sollievo notevole per il bilancio della Regione Puglia che spendeva in passato 70 milioni di euro, 12 milioni di euro l’anno, e questo per noi è un risultato molto importante perché in questo modo avremo un abbassamento dei costi ma anche un aumento dei voli”.
“Abbiamo chiesto a Ryanair di esaminare seriamente la possibilità di utilizzare almeno uno degli altri due aeroporti pugliesi, quello di Foggia o quello di Taranto. Noi naturalmente speriamo che Ryanair, ma anche altre compagnie, ci facciano offerte, manifestazioni di interesse per questi aeroporti che possono essere ristrutturati e adeguati alle esigenze dei nuovi vettori. Questo perché la Puglia è lunga e quattro aeroporti sono meglio di due”.
Abbiamo chiesto di usare l’Aeroporto di Grottaglie
“Il capo di Ryanair, David O’Brien ha lanciato un allarme – ha continuato il Presidente – e cioè l’idea che sta balzando a questo Governo italiano piuttosto singolare, di finanziare il buco dell’Alitalia aumentando le tasse comunali aeroportuali.
Naturalmente noi siamo totalmente contrari a questa ipotesi perché il modello di trasporto di Ryanair, ma anche di altri vettori, un modello di trasporto regionale (si parte cioè dai capoluoghi di regione o da altri aeroporti regionali e si va direttamente all’estero senza passare dagli hub di Roma o di Milano) è un meccanismo che aumenta il flusso turistico perché ovviamente prendere due aerei anziché uno solo rende più difficile la scelta di andare in alcune località turistiche tra le quali la Puglia.
Il volo diretto è di fondamentale importanza, se si aumentano le tasse municipali si rischia di gravare anche fino al 30 per cento in più di costi per queste compagnie low cost che ovviamente potrebbero essere indotte a smontare i voli regionali e a convergere tutte su Roma. Noi ci opporremo fermamente a questa ipotesi”.