Un fondo specifico per le piccole e medie imprese e il vincolo di utilizzo dell’intero budget per il contrasto al cambiamento climatico, per incrementare l’efficienza energetica e per agevolare iniziative locali di autoproduzione e consumo. Con un investimento pluriennale pari a 120 miliardi di euro.
Sono questi i punti principali del nuovo programma Horizon per la ricerca e l’innovazione post-2020 fissati dal Parlamento europeo. “Si poteva fare di più, ma Strasburgo ha di fatto confermato le richieste del Movimento 5 Stelle”, dice l’eurodeputata M5S Rosa D’Amato, che ha lavorato al testo.
“Molto spesso i settori della ricerca e dell’innovazione sono quelli su cui si abbatte la scure di politiche miopi – dice D’Amato -Noi invece li consideriamo di primaria importanza per il futuro dei cittadini, per il fiorire dei centri del sapere e per la solidità nostre imprese, affinché siano capaci di affrontare le sfide più rilevanti. Per questo abbiamo indicato come necessari ben 120 miliardi per il programma Horizon Europe. Ci attendiamo adesso che gli Stati membri mantengano questo livello di impegni”.
Per D’Amato, una delle battaglia vinte dal M5S è quella per le Pmi: “Oltre alla necessità di un maggiore raccordo con tutti i soggetti interessati – spiega – abbiamo voluto con forza che fosse mantenuto uno strumento destinato alla ricerca incrementale per le micro, piccole e medie imprese”.
Dal punto di vista dell’inquinamento e delle risorse, poi, “abbiamo lottato per ottenere un vincolo di utilizzo dell’intero budget per il contrasto al cambiamento climatico, per incrementare l’efficienza energetica e per agevolare iniziative locali di autoproduzione e consumo”.