Un porto che si riavvia gradualmente a riprendere le sue attività dopo uno stop obbligato, con tutti i problemi connessi alla ripartenza ma anche consapevole di potenzialità che continuano ad attrarre, anche in questa fase complicata, l’interesse di nuovi investitori.
Si potrebbe delineare in questi pochi tratti la fotografia attuale del sistema portuale tarantino, illustrata per grandi linee in una videoconferenza cui hanno preso parte il Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale Sergio Prete, il Presidente di Confindustria Taranto Antonio Marinaro, il Presidente della sezione Marittimi Portuali e Trasporti Giovanni Puglisi ed il direttore dell’associazione industriali Mario Mantovani. La call è servita a fare il punto della situazione dello scalo e delle possibili interazioni che Confindustria potrà avviare con il sistema portuale alla luce delle priorità e delle criticità da portare avanti e affrontare.
Atteso un rilancio a 360 gradi dello scalo portuale ionico
Il confronto è stato corroborato dall’incontro tenuto fra gli stessi rappresentanti di Confindustria Taranto e la general manager Raffaella Del Prete, scelta da Yilport Holding per la società terminalistica San Cataldo Container Terminal SpA, cui è stata affidata la concessione per promuovere lo sviluppo dei traffici commerciali e della logistica con particolare riferimento alla movimentazione di container, merci varie e ro-ro.
Alla manager, che ha avviato con Confindustria un primo approccio conoscitivo, spetta infatti il rilancio a 360 gradi dello scalo portuale, anche in un’ottica, da sempre perseguita dalla stessa Authority, di una graduale ed efficace integrazione con la città.
Un passaggio del confronto in Confindustria è stato riservato al progetto, ancora nella fase preliminare, di creazione di un hub sul secondo sporgente destinato alla movimentazione di prodotti dell’agroalimentare, di cui Confindustria si è fatta promotrice: la general manager, nel confermare l’interesse alla progettualità, ha ribadito come la stessa potrebbe portare, una volta realizzata, ad una ulteriore implementazione dell’offerta del sistema portuale jonico proprio in chiave di ulteriore movimentazione delle merci.
Coinvolgere le imprese locali nelle strategie presenti e future
Da parte del Presidente Marinaro, è stata assicurata la disponibilità a collaborare in tutte le attività di supporto attraverso le aziende del settore (ed in questo senso il Presidente Puglisi ha invitato la dott.ssa Del Prete ad un confronto da tenere a breve con le aziende della sezione) ed anche nell’ottica di diversificazione dello scalo, che potrebbe coinvolgere il sistema imprenditoriale locale nelle sue varie articolazioni. Un concetto ripreso dal vertice degli industriali jonici anche nel confronto col Presidente Prete, nel corso del quale il presidente Marinaro ha preannunciato la messa a punto di un documento da condividere con l’Autorità Portuale che preveda, fra le varie linee programmatiche, il pieno coinvolgimento delle imprese locali nelle strategie presenti e future di rilancio dello scalo, richiamando in quest’ottica l’applicazione dell’art. 9 del Cis. Da parte del Presidente Prete, pur nella particolare complessità del momento, contrassegnato dal violento impatto dovuto al lockdown – particolarmente negativo per tutta la programmata stagione crocieristica- è stata confermata ampia disponibilità anche in vista degli interessi palesati da società estere nei confronti dello scalo portuale tarantino, e che potrebbero portare a breve e nuove opportunità di investimento, oltre quello già in itinere avviato dal Gruppo Ferretti riguardante la cantieristica da diporto su una parte dello yard ex Belleli.
Rispetto alla proposta di protocollo di Confindustria, Prete ha ulteriormente rilanciato ipotizzando la creazione di un “cluster portuale” di imprese locali attrezzate per rilanciare lo scalo verso una ulteriore diversificazione della sua offerta e con l’obiettivo di favorire l’intermodalità mare-ferro-gomma che lo scalo continuerà a infrastrutturare e incentivare da qui ai prossimi anni.