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L’assessorato alla Cultura del Comune di Taranto, nell’ambito delle iniziative messe in campo per la rinascita e promozione artistica e culturale della città, installerà nei luoghi più suggestivi di Taranto le prime otto “Panchine letterarie”, grazie al progetto del collettivo “La Factory – handmade in Italy” promosso dall’associazione di promozione sociale “Il Gazebo Esagonale”.

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Otto panchine d’autore, una diversa dall’altra, da collocare in diversi luoghi cittadini con lo scopo di promuovere e divulgare la lettura fra giovani e adulti. Non si tratterà, infatti, di semplici panchine a forma di libro aperto, perché nelle panchine di Taranto ci saranno sia il libro che il mare. E questi due elementi si sorreggeranno a vicenda e si uniranno creando un luogo d’incontro tra chi sceglierà di sdraiarsi sulle pagine di un libro che ricordano pensieri dedicati alla nostra terra e chi, invece, preferirà farsi cullare da un’onda, viaggiare su di essa, facendosi sorprendere dalla destinazione con il suo libro in mano.

Ma le panchine letterarie di Taranto saranno anche vere e proprie istallazioni artistiche, grazie all’intervento di eccellenze del territorio ionico. Oltre a svolgere la funzione per la quale sono progettate, le panchine offriranno al visitatore un vero e proprio viaggio nella letteratura locale e nazionale con l’obiettivo di far conoscere gli scrittori e i loro luoghi di ispirazione. Nello specifico, su di esse saranno impresse opere di autori del Novecento che sentiamo particolarmente vicini poiché originari di Taranto o che, durante il loro passaggio nella nostra città, sono rimasti affascinati dalle sue bellezze. Ciò, come si diceva, grazie alla creatività di giovani artisti e illustratori tarantini che, nonostante abbiano conquistato un importante ruolo nel panorama artistico nazionale, hanno mantenuto vivo l’amore per la loro città di origine. Tra questi, Gabriele Benefico, Carlo Casamassima, Nicola Sammarco, Gianfranco Vitti e Nunzia Marzella.

Le opere a cui le prime panchine saranno ispirate sono: “La leggenda del fiume Tara” di Alessandro Leogrande, “Poesie scelte, 1970-2009” di Ettore Toscano, “Le date del mare non finiscono” di Salvatore De Rosa, “La lunga strada di sabbia” di Pier Paolo Pasolini, “Le donne del sud” di Alda Merini. Ad ogni panchina sarà affiancata una palina informativa turistica, esplicativa della fonte letteraria che l’avrà ispirata.

Spazio non solo alla storia, ma anche alla tecnologia, poiché la struttura sarà provvista di piccoli pannelli fotovoltaici, inseriti nella parte superiore dell’elemento “letterario”, che permetteranno di ricaricare telefoni o qualsiasi altro dispositivo elettronico, attraverso l’installazione di una batteria (incassata in un alloggio previsto già in  fase  di  stampo  del  modulo) dotata  di  porta USB. La stessa batteria alimenterà un punto luce diffuso posizionato nella parte inferiore della panchina. Insomma, antico e moderno si incontrano in queste istallazioni rendendole uniche nel loro genere.

«Questo bellissimo progetto – ha dichiarato l’assessore alla Cultura Fabiano Marti – rientra in quello molto più ampio al quale la nostra amministrazione sta lavorando ogni giorno, che prevede la promozione della lettura soprattutto tra i giovani. Il sindaco Rinaldo Melucci sin dal suo insediamento si è fatto promotore di iniziative che stimolassero la cultura fra i ragazzi, anche in funzione della candidatura di Taranto a Capitale Italiana della Cultura 2022. È chiaro a tutti che, se si vuole costruire un futuro culturalmente solido nella nostra città, questo futuro non può prescindere dalla promozione della lettura nelle famiglie. A ciò va aggiunto che Taranto sta basando la sua rinascita anche sulla crescita turistica. E grazie a questo progetto, cittadini e turisti potranno usufruire delle istallazioni per godere di momenti di sosta o riflessione, o semplicemente per ammirare il paesaggio accomodati sulle parole di personaggi illustri collegati alla storia della città. Le panchine saranno dunque non solo un mezzo per custodire e divulgare la letteratura attraverso i luoghi ma anche per salvaguardare i luoghi stessi attraverso la letteratura. Il fatto, poi, che il racconto avvenga attraverso la creatività dei nostri meravigliosi artisti rende queste opere uniche nel loro genere e, soprattutto, stracolme di amore per Taranto».

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