La vicenda ex Ilva centrale nell’intervista rilasciata questa mattina durante la trasmissione “L’Italia s’è desta” a radio Cusano Campus da Nicola Oddati, commissario provinciale del Pd di Taranto, nonché coordinatore della segreteria nazionale.
“Vogliamo la produzione dell’acciaio a Taranto, ma solo se sostenibile, quindi nel rispetto della salute e dell’ambiente”. Oddati va subito al cuore del problema e chiarisce: “La salute deve essere messa al primo posto”. Una cambiamento radicale quello che il commissario del Pd jonico ritiene indispensabile in una terra in cui “i cittadini sono stati a lungo penalizzati”. Chiudere i battenti di una simile realtà industriale non determinerebbe, secondo il commissario Pd, la risoluzione del problema nella sua complessità, con gli evidentissimi e dolorosi riflessi e sul piano ambientale e su quello sanitario. Passaggio obbligato piuttosto “un’operazione di riconversione produttiva, con il recupero di terreni e aree dismessi”. Oddati non nasconde certamente importanti riserve sul piano presentato di recente da Mittal al governo, piano che, dice, “va discusso”.
E sull’ormai prossima competizione elettorale di settembre in Puglia Oddati sostiene: “Capisco le ragioni del M5S che pensa sia naturale rimanere all’opposizione. Capisco meno Italia viva che avrebbe potuto fare uno sforzo, andando oltre la propaganda sul cosiddetto populismo di Emiliano. Penso che sia un’occasione persa”. Le regionali rappresentano inoltre “un banco di prova per il governo” e , a proposito del M5S: “è ancora aperto uno spazio per fare un ragionamento. L’alleanza, per essere utile al Paese, deve diventare qualcosa di più di una sommatoria dei partiti di maggioranza”.