Il Dl Rilancio, convertito ieri in legge, porta in dote risorse eccezionali per accompagnare il processo di transizione della città di Taranto.
Somme importanti per obbiettivi ambiziosi
Ben 154 milioni sono stati appostati nel DL grazie all’efficace gioco di squadra messo in campo da amministrazione comunale, Governo, parlamentari del territorio e tecnici, che oggi hanno tirato le somme di un cammino iniziato a ridosso del lockdown. Risorse che saranno indirizzate su tre asset fondamentali: la realizzazione delle linee BRT (130 milioni), il rinnovo del parco mezzi del trasporto pubblico locale (20 milioni), la mitigazione del rischio idrogeologico del quartiere Salinella (4 milioni).
Alla conferenza stampa tenuta questa mattina a Palazzo di Città hanno partecipato in remoto il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Paola De Micheli e il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, in presenza il sindaco di Taranto Rinaldo Melucci e il deputato del Partito Democratico Ubaldo Pagano.
Un grande piano di transizione
«Insieme abbiamo dimostrato che la forza di un progetto, la finalizzazione di una prospettiva – ha dichiarato Rinaldo Melucci, Sindaco di Taranto –, sono frutto di una condivisione che attraversa i vari livelli di governo. Questi progetti sono solo una parte del grande piano di transizione che abbiamo immaginato per Taranto, una parte essenziale che senza il lavoro di progettazione, senza la pianificazione preventiva che ci ha assorbito in questi anni, non avremmo potuto candidare al finanziamento».
La parte più consistente delle risorse è destinata a finanziare progettazione e realizzazione delle BRT, la rete di bus elettrici a transito rapido che attraverserà il territorio urbano con due linee, (la BLU “Tamburi – Talsano” e la ROSSA “Paolo VI – Cimino”) per 15 km complessivi. Fondamentale, per questo progetto, è stato il ruolo del ministro De Micheli.
Taranto, città fondamentale per il Mediterraneo
«Taranto – sono le parole del ministro Paola De Micheli – è una città fondamentale per il Mediterraneo, gioca un ruolo assolutamente strategico per la sua portualità. Il Governo sta investendo risorse in questa direzione e per accompagnare la transizione ecologica, questa è una giornata importante perché oltre a confermare quanto impegnato, possiamo dare un quadro di quel che faremo: 12 milioni per le strade provinciali, 500 milioni per le ciclovie che rappresentano una valida alternativa alla mobilità tradizionale, 15 milioni per il porto nel piano “Italia Veloce” che serviranno a rinforzare la leva che l’infrastruttura rappresenta per la città.
In questo contesto, inoltre, Taranto può candidarsi agilmente al bando per l’accessibilità. Noi ci siamo su tutti i fronti, quindi, non solo per ascoltare, ma anche per agire, usiamo il silenzio come strumento per lavorare, per dare certezze ai cittadini, che sono il vero obiettivo del nostro lavoro».
L’asset del trasporto pubblico locale usufruirà anche di 20 milioni di euro per il rinnovo del parco mezzi cittadino, una vera e propria rivoluzione poiché si procederà all’acquisto di autobus ibridi ed elettrici, in linea con i principi tracciati nel piano di transizione ambientale, economica, energetica e sociale dell’amministrazione Melucci “Ecosistema Taranto”. Un percorso che è già iniziato con l’acquisto di 24 bus nuovi, ad alimentazione ibrida, che ha visto il fondamentale contributo della Regione Puglia.
Taranto capitale del Mediterraneo
«Stiamo pensando a una grande Taranto capitale del Mediterraneo, che torni a essere competitiva con le grandi città – ha dichiarato il presidente Michele Emiliano – nel giro di 4 anni e mezzo siamo riusciti grazie all’armonia istituzionale con il Comune, grazie al Governo in carica e ai nostri deputati, a creare una serie di combinazioni di progetto senza precedenti nella storia di Taranto.
Non ci siamo concentrati solo sul problema dei problemi, ma abbiamo realizzato poco alla volta una visione strategica della città, anche grazie ad Asset, organizzato i Giochi del Mediterraneo, trovato finalmente il concessionario per la gestione del porto che ha fatto arrivare le prime navi due giorni fa, lavorando sulla connessione con l’aeroporto di Grottaglie i cui lavori di ristrutturazione procedono; abbiamo portato la facoltà di Medicina a Taranto, comprando un importante immobile; stiamo adesso realizzando un sogno puntando sul sistema di mobilità urbana indispensabile al progetto.
Insomma, abbiamo il chiodo fisso che è la visione di una grande Taranto, approfittando anche della sua rabbia controllata, come si fa nello sport e come esprime l’agonismo dell’atleta di Taranto, di chi vuole vincere a tutti i costi secondo le regole».
L’intervento di mitigazione idrogeologica del quartiere Salinella, infine, esprime un potenziale enorme perché propedeutico alla realizzazione di tutti gli interventi impiantistici e infrastrutturali per la XX edizione dei Giochi del Mediterraneo che si terranno a Taranto nel 2026. L’area diventerà una cittadella dello sport, ma prima necessità di interventi di messa in sicurezza idraulica che i residenti attendono da decenni.
Anche in questo caso, la disponibilità di un progetto ha consentito all’onorevole Ubaldo Pagano di poter stilare un emendamento dettagliato, utile a recuperare le risorse necessarie.
Profonde contraddizioni hanno danneggiato la città
«Taranto – il commento dell’onorevole Ubaldo Pagano – ha dovuto subire per decenni tutte le conseguenze dell’essere sede del più grande stabilimento siderurgico d’Europa. Da qualche tempo, e dopo un lungo periodo di colpevole indifferenza, le istituzioni si sono accorte delle profonde contraddizioni che hanno danneggiato la città e tormentato i tarantini. Gli interventi che abbiamo sostenuto per Taranto col decreto Rilancio sono solo una parte infinitesimale del complessivo progetto di rinascita che abbiamo in mente per la città.
Aver dedicato importanti risorse per la mobilità sostenibile e il sistema del trasporto pubblico locale sono un buon inizio. A questi si aggiungono le risorse trovate in extremis per Salinella e la messa in sicurezza del territorio: opere fondamentali anche in vista dei prossimi Giochi del Mediterraneo».
La sfida, una volta appostate le risorse, è procedere spediti nelle progettazioni e nella finalizzazione della spesa.