Dopo gli incontri istituzionali con i Ministri Boccia e Provenzano, il tema del Mezzogiorno d’Italia torna prepotentemente all’attenzione dell’opinione pubblica anche grazie all’intervento straordinario annunciato su quest’area del paese con 200milioni di euro nel bilancio dello Stato e una fiscalità dedicata allo sviluppo.
Così dopo aver fatto tappa a Napoli (18 febbraio) la staffetta delle Sardine punta dritto verso la Puglia. Il primo appuntamento è a Taranto, la mattina del 19 febbraio sulla banchina della Discesa Vasto in città vecchia. Alle ore 11 arriverà Tina La Sardine Gigante, condotta per mano dalle sardine Campane, da una delegazione di Sardine Lucane e dagli operai della Whirlpool di Napoli. Due regioni del Sud alle prese con grandi problemi di sviluppo si incontreranno mostrando anche il coraggio delle Sardine di voler affrontare questioni delicate e complesse come quelle che riguardano le politiche per il lavoro nell’area del paese che ancora soffre il maggior numero di disoccupazione giovanile.
Soluzioni per Taranto
Ma a Taranto il significato è doppio, qui dopo il coraggio delle denunce ci vuole la lucidità della prospettiva. Crediamo che di fronte ai negazionismi che hanno infarcito la vicenda tarantina, sia sul fronte ambientale, sia sul fronte occupazionale e produttivo, si debba trovare una via pragmatica e concreta che indichi con certezza non solo quello che non è più prorogabile rispetto alla risposta sui bisogni di salute (bonifiche e innovazione di processo) ma anche ciò che va compiuto oggi sul piano di un modello di sviluppo economico da superare e per cui servono investimenti da compiere ora.
Disinnescare il freno del ricatto occupazionale
Da troppi anni sentiamo parlare di risorse allocate su capitoli di spesa senza mai vedere svolte sostanziali Non pensiamo, però, che il lavoro compiuto finora, dal mondo dell’associazionismo ambientale e sanitario, sia stato vano perché a loro va riconosciuto il ruolo di aver mantenuto vivo il dibattito su una vicenda per troppi anni “oscura”, ma crediamo si debba lavorare assieme al mondo del lavoro e tutta Taranto, affinché il freno del “ricatto occupazionale” venga finalmente disinnescato. Per questo servono risposte economiche su basi di sostenibilità irrinunciabili capaci di andare oltre l’ortodossia del PIL e parlare di persone. Abbiamo chiesto di realizzare un incontro con esperti, tecnici ed istituzioni di risonanza mondiale, grazie alla collaborazione con la Comunità Europea: un focus internazionale sulla città che dal punto di vista economico e ambientale rappresenta non solo la sfida per il domani di tutta l’Italia ma anche di tutto il continente europeo.
Le Sardine in città vecchia
La città vecchia di Taranto rimane lo scheletro della nostra mancanza di visione è per questo che proprio ai ragazzi dell’isola abbiamo chiesto di essere i testimoni di questa staffetta, insieme ai pescatori che al viaggio della Sardina gigante verso il Sud offriranno una rete: segno di connessioni e interazioni che proprio qui dobbiamo essere in grado di mettere in atto e ristabilire con un approccio straordinario e extra provinciale.
La staffetta ripartirà da Taranto nel pomeriggio alla volta di Squinzano (Lecce) dove è prevista la grande manifestazione pubblica regionale in piazza Plebiscito, a partire dalle 19.30. La staffetta sarà condotta dalle Sardine campane, della Basilicata, dal coordinamento delle Sardine Pugliesi. All’appuntamento prenderà parte anche Mattia Santori.