«La Regione Puglia si dice pronta a spendere 271 milioni di euro, a fronte di una disponibilità economica di 160, ma tra i 223 progetti presentati all’attenzione dell’ente, nell’ambito del Bando sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici (scuole, sedi comunali, poliambulatori sanitari) solo il 4,5% arriveranno nella provincia di Taranto. Uno dei bandi più importanti per dotazione economica della Regione Puglia, consegna quindi alla provincia ionica le briciole di uno sviluppo che basa le sue fondamenta su coefficienti di sicurezza e sostenibilità ambientale.»
Così il presidente dell’ANCE Confindustria di Taranto, Paolo Campagna, che commenta i dati forniti ieri proprio dall’assessore allo sviluppo economico, il tarantino Cosimo Borracino, che in una nota rende nota la graduatoria prevista per gli interventi in questioni.
«I nostri enti ci entrano di striscio in quel coefficiente dei 60 punti previsti per entrare nell’elenco delle opere finanziabili (e non già finanziate – ndr) – ammette Campagna – segno di una debolezza strutturale della nostra pubblica amministrazione che paga probabilmente anche la carenza di organico per istruttorie a volte molto complesse come quella prevista per questo bando.
In questa maniera però il risultato rischia di impoverire ancora di più un territorio già ultimo e povero, e creare un pericoloso discrimine non solo economico-finanziario, ma direi tra gli stessi diritti di cittadinanza tra chi vive in altre province e ha diritto a scuole e edifici pubblici caldi e sicuri, e chi vive in provincia di Taranto – ribadisce il presidente di ANCE.
Ma la classifica è provvisoria e l’ANCE si dice pronta a dare un sostegno.
Il presidente Emiliano e l’assessore Borracino (che peraltro eredita questa procedura essendosi insediato da pochissimo – ndr), possono cambiare i destini di questo bando e verificare ulteriormente perché e con quali modalità Taranto sia risultata così povera di destinazioni finanziarie – continua Campagna, che poi mette a disposizione a sostegno degli enti risultati fuori dalla graduatoria o scartati un ulteriore strumento.
Ci mettiamo a disposizione di questi enti come ANCE e siamo disponibili a supportare approfondimenti su gli atti degli enti della nostra provincia, sperando – termina il presidente di ANCE Taranto – che questo possa aiutare il nostro territorio a risalire la classifica e a dare servizi più efficienti alla comunità.»