“Con una pec inviata al Ministro dello Sviluppo Economico, on. Di Maio, abbiamo proposto l’istituzione del nuovo Centro d’eccellenza europeo “CLAIRE” a Taranto.Dopo l’annuncio di gennaio, da parte del sottosegretario allo Sviluppo economico, sen. Andrea Cioffi, a margine della riunione sull’intelligenza artificiale al Ministero, che auspicava l’istituzione del “Cern dell’intelligenza artificiale” in quella che fu un tempo una delle culle della civiltà, la Magna Grecia, da pugliesi, orgogliosi delle nostre origini e consapevoli delle tante eccellenze del territorio, abbiamo proposto la nostra regione per la nascita di questa bella realtà”, è quanto informa Mino Borraccino, Assessore allo Sviluppo Economico Regione Puglia.
“Sappiamo che il progetto si sta consolidando. Il 20 febbraio scorso infatti,in sede di Consiglio europeo, a Bruxelles, nel corso del dibattito su “L’impatto dell’Intelligenza Artificiale sull’Industria UE” il sen. Cioffi ha confermato l’ esigenza impellente di dotare l’ Europea di questo importante Centro al servizio per l’industria, necessario per essere competitivi con i “giganti” americani e cinesi.Pertanto cogliendo favorevolmente questo programma abbiamo proposto al Ministero di esaminare la possibilità che il Centro di eccellenza in questione, battezzato “CLAIRE” (Confederation of Laboratories for Artificial Intelligence Research In Europe), possa sorgere in Puglia e quindi a Taranto.Ciò, per due considerazioni. La prima: se si pensa di collocare questo progetto nella Magna Grecia, una delle culle della nostra civiltà (scelta davvero felice, perché collega idealmente lo splendore di un’antica civiltà alle complessità del mondo moderno), il pensiero non può non andare a Taranto, una delle più antiche colonie della Magna Grecia, fondata nell’VIII secolo a.C.”, aggiunge Borraccino.
“La seconda, aggiunge Borraccino, il progetto potrebbe essere una straordinaria occasione per la Puglia. Questo nuovo centro potrebbe diventare un importante serbatoio di eccellenze, contribuendo a evitare che il potenziale umano di giovani studiosi che la nostra regione possiede emigri all’estero, come oggi spesso succede. Se questa sarà la scelta, la Regione Puglia non farà mancare il suo concreto sostegno, in termini di risorse umane, di compartecipazione di idee e di apporto finanziario”.