La nave Scuola a vela della Marina Militare, Amerigo Vespucci, dopo la consueta sosta manutentiva invernale, è di nuovo pronta a solcare i mari e spiegare le grandi vele di tela olona per intraprendere la tradizionale Campagna d’Istruzione 2020 a favore degli allievi ufficiali della prima classe dell’Accademia Navale.
Il 22 agosto l’arrivo a Taranto
Partita Lunedì 29 giugno, alle ore 11, alla presenza del Capo di Stato Maggiore della Marina Militare Ammiraglio di squadra Giuseppe Cavo Dragone, la nave a vela ha lasciato l’ormeggio nel porto di Livorno con rotta verso il mare aperto al comando del Capitano di vascello Gianfranco Bacchi.
La partenza dal porto avvenuta dopo aver terminato le operazioni di imbarco dei 106 allievi della 1ª classe del ruolo normale (compresi 2 allievi stranieri), nel rispetto dei protocolli sanitari per garantire la massima sicurezza a protezione dei nostri equipaggi e per limitare la diffusione del COVID – 19.
Lo splendido veliero, nave-scuola della Marina Militare, arriverà a Taranto il 22 agosto e sosterà nella città dei due mari per concludere la campagna di addestramento 2020 degli allievi ufficiali, partita lo scorso 29 giugno da Livorno.
L’Amerigo Vespucci è già alla fonda nel golfo, domani 22 agosto farà ingresso in Mar Piccolo e, di conseguenza, dalle 13:30 alle 16:30 il Ponte Girevole effettuerà un’apertura straordinaria.
Immagine di un rapporto secolare
«Il profilo inconfondibile del Vespucci si staglierà di nuovo sul panorama del golfo di Taranto – le parole del sindaco Rinaldo Melucci -, un’immagine che racchiude l’essenza di un rapporto secolare, quello tra Taranto e la Marina Militare. Un’immagine di eccezionale bellezza che racconta il destino di Taranto, “capitale di mare” che grazie agli sforzi che abbiamo compiuto negli ultimi anni si riappropria di un ruolo e di una ricchezza che aveva perso per strada».
Quasi un secolo di storia
Nave Amerigo Vespucci è stata varata il 22 febbraio 1931 e, con 89 anni di storia navale, è ad oggi è l’Unità più anziana in servizio, interamente costruita e allestita presso l’allora Regio Cantiere Navale di Castellamare di Stabia.
È un veliero che mantiene vive le vecchie tradizioni. Le 26 vele sono ancora in tela olona, le cime sono tutte ancora di materiale vegetale, e tutte le manovre vengono rigorosamente eseguite a mano; ogni ordine a bordo viene impartito dal comandante, tramite il nostromo, con il fischietto; l’imbarco e lo sbarco di un ufficiale avviene con gli onori al barcarizzo (l’apertura del parapetto di una nave, attraverso la quale si accede al ponte dall’esterno, mediante una scala o una passerella) a seconda del grado dell’ospite.
In occasione delle Olimpiadi di Roma del 1960 l’Amerigo Vespucci ha trasportato via mare la fiamma olimpica dal Pireo a Siracusa. Memorabile fu l’incontro nel Mediterraneo con la portaerei statunitense USS Independence, nel 1962, che lampeggiò con il segnalatore luminoso: «Chi siete?», a cui fu risposto: «Nave scuola Amerigo Vespucci, Marina Militare Italiana». La nave statunitense ribatté: «Siete la più bella nave del mondo».