Domenica 9 l’Assemblea Straordinaria dei soci della BCC di Avetrana, ha approvato la modifica dello statuto della Banca per adeguarlo a quanto previsto dalla recente normativa e consentire l’ingresso nel Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea.
Un atto infatti, questo, propedeutico a tale scelta di adesione, in base a quanto stabilito dalla legge 49/2016 di riforma del Credito Cooperativo e dalle sue successive modifiche.
“Un voto storico per la BCC – dichiara il Presidente Pignatelli – obbligato dal percorso legislativo, ma importante per lo sviluppo delle nostre attività a beneficio dei soci e del territorio. Ci attende una grande sfida che dovremo affrontare insieme alla Capogruppo e cioè riuscire a coniugare il necessario percorso di rinnovamento, per adeguarci alle sempre più avanzate richieste del mercato e della clientela, con l’esigenza di preservare, al contempo, la storia ed i tratti caratteristici della mutualità bancaria cooperativa. La nostra Banca contribuirà con il suo importante apporto alla solidità del nuovo gruppo e ciò permetterà di effettuare investimenti ed ottenere sinergie fin ora impossibili da realizzare da soli. La BCC di Avetrana, che non ha mai chiuso un bilancio in perdita, entra a pieno titolo nel nuovo gruppo collocandosi tra le più virtuose delle BCC italiane per gli obiettivi raggiunti in termini di efficienza, solidità e gestione prudenziale. Doti che la qualificano come banca virtuosa, con un rating più che positivo nella scala adottata dal gruppo e approvato dalla vigilanza bancaria.”
Il costituendo Gruppo bancario Cooperativo Iccrea prende dunque forma e potrà contare sull’adesione di 142 BCC, che operano su 1738 comuni con una rete di 2647 filiali. Sarà fondato su una solida base sociale di 750.000 soci con più di quattro milioni di clienti con un patrimonio netto di 11,5 miliardi di euro, un attivo di 148 miliardi, impieghi lordi per 93,3 miliardi e una raccolta diretta per 102,4 miliardi.
Con questi numeri e per il numero di BCC coinvolte, il Gruppo bancario Cooperativo Iccrea si avvia a diventare a tutti gli effetti la prima banca locale del Paese.