Il noto poeta-scrittore pugliese Antonio Mirko Dimartino ha ricevuto, presso l’Università Magna Græcia di Catanzaro, una seconda laurea in Organizzazioni e Mutamento Sociale – Analisi e Gestione dei Conflitti – riportando una votazione di 110 e lode con l’assegnazione della prestigiosa “menzione accademica”.
Un grande riconoscimento quello dell’Ateneo, con una Commissione di laurea che ha approvato la giusta pubblicazione scientifica di una tesi molto profonda incentrata sul mondo della giustizia dal titolo: “Aspettativa di giustizia e potere nel conflitto sociale”. L’illustre relatore, il Prof. Bruno Maria Bilotta, Ordinario di Sociologia del Diritto e Sociologia della Devianza e del Mutamento Sociale, ha presentato il lavoro del Dimartino alla commissione definendolo capace di una sintesi e critica di autori particolarmente complessi in un ottimo eloquio scritto.
Ha poi aggiunto – l’illustre relatore – come il Dimartino si sia dimostrato capace di confrontare teorie sociologiche differenti e particolarmente complesse, attraverso il supporto di una bibliografia assai ampia, simbolo di una esemplare dedizione ai temi trattati, per un lavoro che merita un plauso come una nota di merito e una dignità di stampa. Dato il livello scientifico dell’opera, la commissione ha approvato la menzione con voto unanime.
Una grande soddisfazione che il Dimartino aggiunge alle altre quale giovane scrittore pugliese – ma residente da diversi anni in Calabria – già brillantemente laureato in Scienze dell’Amministrazione, con la passione per la poesia, nonché giornalista della principale testata di Lamezia Terme e professore presso un liceo privato. Il Dimartino è altresì membro di giuria in diversi concorsi letterari, come il Premio Internazionale di Poesia e Letteratura Jack Kerouac nonché quello di Amelia Rosselli e di Sylvia Plath. É vincitore di uno dei concorsi più importanti in Italia, il Premio Alda Merini organizzato dall’Accademia dei Bronzi e proviene dal successo della sua ultima fatica letteraria incentrata sul problema degli operai della ex Ilva di Taranto, un libro che sta avendo molto successo dal titolo “Neoplasie evidenti”.
Negli anni ha collezionato numerosi riconoscimenti, come il primo posto assoluto alla Scuola di Liberalismo “Ludwig von Mises” nel 2011 con una tesi incentrata sul problema dei beni pubblici e una borsa di studio della Unipol Banca nel 2012 per un elaborato sul problema della “Società aperta” di Karl Popper. Nel 2013 il Dimartino ottiene anche uno speciale riconoscimento dalla Fondazione Vincenzo Scoppa durante il Premio Internazionale Liber@mente. Nel 2014 arriva una menzione d’onore al Premio John Keats con una lirica dedicata al poeta prematuramente scomparso e l’anno successivo un quarto posto al Premio Letterario Area dello Stretto di Reggio Calabria. Nel 2015 riceve altresì un importante riconoscimento per la professione di giornalista durante la cerimonia di chiusura del Premio Internazionale di Poesia Arthur Rimbaud, per la tenacia e concretezza dimostrata nei numerosi articoli redatti per difendere i giovani dai problemi legati al precario mondo del lavoro.
Presente con le sue poesie in numerose antologie, tra le quali ricordiamo la selezione per ben tre anni di seguito al Premio Tropea Onde Mediterranee, il Dimartino si cimenta in concorsi ed esperienze sempre nuove. Nel 2016 viene selezionato per il Repertorio di Arte e Poesia, un censimento nazionale dei migliori poeti contemporanei e nel 2017 per il prestigioso Calendario di Arte e Poesia, con la lirica “Sublime incanto”. Dal 2018 è Socio Ordinario dell’Accademia dei Bronzi.