Finiscono nella rete della Polizia di Stato due cittadini georgiani, autori di numerosi furti in abitazione consumati nella nostra provincia. Nei loro confronti, infatti, al termine di una articolata ed incalzante attività di indagine svolta in collaborazione tra Squadra Mobile e Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, è scattato un provvedimento di fermo di indiziato di delitto che ha aperto per loro le porte della locale Casa Circondariale.
È notte quando quattro poliziotti in forza alla Sezione Volanti della Questura di Taranto, liberi dal servizio, notano, due individui che, a piedi, stanno percorrendo alcune vie del centro cittadino. Quei due soggetti catturano, immediatamente, l’attenzione dei poliziotti, un po’ per l’orario, un po’ per il fatto che la loro corporatura ricorda quella di alcuni ladri d’appartamento che, negli ultimi tempi, hanno messo a segno diversi colpi nel capoluogo. Decidono, quindi, di tenerli sott’occhio e cominciano a seguirli, tentando un cauto avvicinamento. Inizialmente, i due cambiano strada e si vanno a fermare tra alcune auto in sosta; successivamente, capendo di essere effettivamente osservati, riprendono a camminare dirigendosi, a passo spedito, e cercano di far perdere le proprie tracce imboccando delle stradine secondarie. I poliziotti continuano a seguirli tenendoli sempre a vista e notano che, ad un certo punto, uno dei due si disfa di un oggetto che viene lanciato tra le auto in sosta. A questo punto, decidono di intervenire e, dopo essersi qualificati, li fermano e procedono ad un controllo di polizia.
I primi sospetti trovano conferma: i due fermati corrispondono ai presunti autori di alcuni furti in abitazione. Si tratta di due cittadini georgiani, entrambi gravati da numerosi precedenti per reati contro il patrimonio. Uno, inoltre, viene trovato in possesso di alcuni arnesi da scasso: una chiave contraffatta, delle fascette di alluminio – verosimilmente utilizzate per fare il calco delle serrature – e delle piccole forbici modificate. I due vengono, quindi, accompagnati in Questura.
Intanto, la Squadra Mobile ha avviato gli opportuni approfondimenti investigativi per verificare il loro coinvolgimento in alcuni episodi di furto consumati nel capoluogo. L’attività sortisce esito positivo. Ben sei sono, infatti, gli episodi che i poliziotti – attraverso una meticolosa attività di analisi dei filmati dei sistemi di videosorveglianza e dell’altro materiale di interesse investigativo acquisito nei corso dei vari sopralluoghi effettuati – riescono ad addebitargli, tutti consumati tra la fine di giugno e luglio (l’ultimo risalente appena a qualche giorno fa). Il quadro indiziario a carico di entrambi gli indagati – grave, preciso e circostanziato – in ordine ai reati contestati, e la sussistenza del pericolo di fuga, fanno scattare, così, il provvedimento di fermo di indiziato di delitto che apre per loro le porte della locale Casa Circondariale. Sono in corso ulteriori indagini per verificare il loro eventuale coinvolgimento in altri episodi consumati in provincia.
“Un risultato importante, che ha consentito di fornire alla comunità una risposta immediata alla recrudescenza – registrata negli ultimi tempi – dell’odioso fenomeno dei furti in abitazione, frutto dalla sinergia tra le componenti della prevenzione e dell’investigazione della Polizia di Stato, e reso possibile grazie al costante impegno, alla professionalità e all’attenzione profusi, quotidianamente, dai nostri poliziotti che – e questa attività di polizia giudiziaria lo dimostra – continuano ad indossare la divisa anche quando non sono in servizio”.