L’inizio di luglio fa segnare una nuova tappa nel percorso che porta al futuro dello stabilimento siderurgico di Taranto.
Nei giorni scorsi si è registrata una ampia convergenza di diversi attori politici ed economici del territorio ionico che – all’unisono – lamentano una scarsa attenzione del governo centrale nei confronti delle istanze presentate da Enti, associazioni e portatori di interesse, già fortemente critiche con il comportamento del management della multinazionale franco-indiana.
La politica amministrativa ionica chiede attenzione a Roma
In un comunicato congiunto, il Presidente della Provincia di Taranto, i Sindaci di Taranto, Statte, Montemesola, Crispiano e Massafra e il Presidente della Camera di Commercio di Taranto chiedono al governo centrale una decisa sterzata.
“Chiediamo al Governo di non sperperare altre risorse pubbliche in un rapporto con una parte privata senza garanzie per l’interesse pubblico – conclude la nota congiunta, che non coincide necessariamente con le aspirazioni del mercato dell’acciaio o di questo liberismo spinto, incurante delle centinaia di milioni di euro di crediti insoluti verso il sistema economico locale.
Da oggi entriamo in una fase di robuste iniziative volte a tutelare gli interessi e il futuro di Taranto, anche in ambito europeo. Da oggi gli enti locali mantengono una convocazione permanente sul punto, invitano ad aderire a questa grande discussione tutte le organizzazioni sindacali e sollecitano una posizione definita sul tema ex Ilva anche ai candidati presidente della Regione Puglia, a tutti i parlamentari ionici ed europarlamentari meridionali.”
Confindustria Taranto: “Momento decisivo”
Anche Confindustria Taranto, per voce del suo presidente Antonio Marinaro, plaude alla iniziativa degli enti locali.
“Desidero ringraziare ancora una volta tutte le Istituzioni locali – scrive Marinaro – che, con visione e azione unitarie, stanno difendendo il territorio ed il suo tessuto produttivo, le giuste istanze delle imprese e la necessaria transizione a modelli di crescita e di relazioni industriali equi, rispettosi e lungimiranti.
Siamo in un momento decisivo e la conferenza stampa che la coalizione istituzionale ha tenuto lo scorso 4 luglio ha segnato un chiaro e positivo orientamento della rotta che auspichiamo e per la quale abbiamo chiesto il sostegno della Camera di commercio e dei nostri Enti locali: basta con i ricatti e con le decisioni che non siano state prima condivise con le nostre forze istituzionali, sociali ed economiche.
Questa voce deve arrivare chiara e forte a Roma: serve un cambio di passo definitivo che prima di tutto risolva la problematica ambientale, mettendo al contempo in sicurezza imprese e occupazione.
Il territorio, compatto – conclude il presidente di Confindustria Taranto, si fa finalmente sentire per rivendicare una normalità che fin qui ci è stata negata.”