I risultati raggiunti dal servizio di raccolta differenziata nei quartieri Tamburi e Paolo VI, sin dalla data di avvio (lo scorso 3 febbraio), hanno mostrato come i cittadini siano protagonisti consapevoli di questa rivoluzione civile avviata dall’amministrazione Melucci.
Cos’è la raccolta differenziata
La raccolta differenziata è un sistema di raccolta dei rifiuti urbani che ne prevede la separazione in funzione dell’origine o del materiale di cui sono composti. La separazione la effettuano i cittadini, in casa, seguendo regole predeterminate. Le principali tipologie di rifiuti differenziabili sono umido, carta, plastica, vetro e metallo. Tutto ciò che non è differenziabile costituisce il residuo secco indifferenziato che segue i tradizionali canali di smaltimento (discarica o incenerimento). Il fine fondamentale della raccolta differenziata è diminuire la quota di rifiuti indifferenziati che finisce in discarica, avviando i materiali differenziati al riciclo e al riuso come “materie prime seconde”.
A Taranto il gestore del servizio è “Amiu S.p.A.”: attualmente, nei vari settori coinvolti nel servizio di raccolta differenziata. Nel capoluogo ionico vengono utilizzate le modalità di raccolta differenziata maggiormente applicate sul territorio nazionale:
Stradale – Alcune frazioni, come carta, plastica e metallo, vengono raccolte attraverso un unico contenitore. La raccolta stradale è utilizzata nella maggior parte dei quartieri cittadini e prevede necessariamente l’esistenza di un impianto di selezione dove le frazioni vengono separate. “Amiu S.p.A.” è proprietaria di un impianto di questo tipo, l’impianto “Pasquinelli” situato in contrada Lariccia.
“Porta a porta” – È il sistema più innovativo, lo standard cui si sta uniformando la maggior parte dei comuni italiani. I rifiuti vengono raccolti al domicilio dell’utente, che provvede ad esporli all’esterno della propria abitazione a orari prestabiliti e seguendo le indicazioni di conferimento fornite dal gestore del servizio. Questa tipologia di raccolta permette anche un agevole conferimento della frazione organica (umido domestico e sfalci di potatura), affinché possa essere avviata ad impianti di compostaggio. “Amiu S.p.A.” è proprietaria di un impianto di questo tipo, sito lungo la Ss 7. A Taranto il servizio è attivo nei quartieri Tamburi, Lido Azzurro, Paolo VI, Talsano, Lama e San Vito: negli ultimi due è stato avviato nel 2013, a Talsano a gennaio 2015 e negli altri a inizio 2020. Obiettivo congiunto di Comune e “Amiu S.p.A.” è avviare al più presto la raccolta “porta a porta” nel resto della città.
Isole ecologiche e Centri Comunali di Raccolta – Attraverso questa modalità, i rifiuti vengono separati in casa e trasportati dai cittadini in apposite strutture, dotate di contenitori per ogni frazione. A Taranto esisto 4 Isole Ecologiche e 2 Centri Comunali di Raccolta: al loro interno è possibile conferire le frazioni classiche (carta, plastica, metallo e vetro), più alcuni rifiuti urbani pericolosi (gli oli alimentari esausti e le batterie), più ingombranti, sfalci e alcuni tipi di Raee (ma solo nei CCR). Gli utenti possono pesare i rifiuti, al fine di ottenere uno sconto della tassa sui rifiuti (Tari) proporzionale alla quantità conferita.
I risultati raggiunti
Con percentuali che sfiorano la media del 70%, capaci di imprimere una spinta importante al dato complessivo di Taranto, la performance dei due quartieri, insieme con quella di Talsano, Lama e San Vito, risulta essere espressione di una potenzialità della quale si avrà piena consapevolezza con l’estensione in tutti i quartieri prevista a partire dal 7 settembre secondo le indicazioni del sindaco Rinaldo Melucci: nel Borgo e in Città Vecchia, il servizio partirà con l’uso degli innovativi cassonetti ingegnerizzati, attivabili tramite smart card.
Gli uffici della direzione Ambiente, nel frattempo, sono al lavoro per mettere a punto le migliorie da apportare al servizio, come l’aumento della frequenza di raccolta di alcune frazioni (nello specifico il multimateriale). Contestualmente, è sorta la necessità di ritornare nei quartieri per incontrare ancora i cittadini e illustrare loro i dettagli del servizio svolto da “Kyma Ambiente – Amiu”.
In alcuni casi, infatti, si è riscontrata una gestione imprecisa dei contenitori forniti agli utenti, con una commistione tra le varie frazioni che vanifica il principio stesso della raccolta differenziata. Il conferimento di rifiuti in plastica nel contenitore dell’organico, o in quello del vetro, viceversa la presenza di resti di cibo nel multimateriale (che assomma carta, plastica e metallo), costringe la società partecipata a raccogliere tutto come fossero rifiuti indifferenziati, da trasportare poi in discarica e non nelle piattaforme di recupero.
Con la riapertura entro luglio del centro di selezione di Pasquinelli, tuttavia, “Kyma Ambiente – Amiu” tornerà ad avere un controllo più capillare sulla qualità dei rifiuti differenziati, ora trasportati in impianti privati. In questo modo si potrà anche iniziare la verifica dei codici a barre presenti su sacchetti e contenitori che presentano conferimenti sbagliati e applicare le sanzioni previste.
“Priorità irrinunciabile”
«L’estensione della raccolta differenziata a tutto il territorio cittadino è per noi una priorità irrinunciabile – ha spiegato il sindaco Melucci –, un obiettivo che potremo raggiungere compiutamente solo se i cittadini faranno la loro parte. Nella maggior parte dei casi ciò accade, e lo dicono i dati di raccolta così promettenti, ma permangono delle sacche di scarsa sensibilità che contiamo di eliminare potenziando il confronto con la comunità e migliorando il servizio.
Questa amministrazione è riuscita dove altri hanno fallito: far partire la raccolta differenziata in tutta la città, iniziando proprio dalle periferie. Non ci arrenderemo di fronte a qualche difficoltà, come detto ricorrendo anche alle sanzioni, che per noi hanno solo uno scopo educativo, non punitivo».