L’anniversario della Liberazione d’Italia ci offre l’occasione di ricordare la tragedia della seconda guerra mondiale e lo sforzo fatto per costruire una nazione basata sulla pace e la libertà.
La campagna militare cominciata con lo sbarco degli Alleati in Sicilia il il 9 luglio 1943 e terminata con la resa di Caserta il 2 maggio del 1945 causò agli Alleati circa 313 000 soldati morti, feriti o prigionieri mentre i tedeschi subirono circa 336 000 perdite. Anche la popolazione civile pagò un prezzo altissimo, con circa 64.000 vittime causate dei bombardamenti, a cui si aggiungono i 35.000 partigiani e le circa 10.000 persone uccise dai tedeschi e dalle truppe della RSI nelle rappresaglie e nelle operazioni di repressione.
Queste vicende tornano drammaticamente alla ribalta della memoria a causa delle analogie evocate dal conflitto in corso in Ucraina, con le polemiche innescate dalla possibile fornitura di armi italiane ai militari che si oppongono alla invasione russa.
Ne parliamo con Francesco Donatelli, oggi esponente del PD ieri PCI, con una lunga militanza politica ed una storia di amministratore a Grottaglie, città della provincia di Taranto. Facciamo con lui un viaggio nella seconda guerra mondiale, partendo dalle vicende che precedettero la Marcia su Roma ed analizzando cosa oggi si può e si deve fare per trasmettere alle nuove generazioni un ricordo quanto più fedele ed obbiettivo delle vicende che hanno sconvolto l’Italia ed il mondo, per costruire un futuro in grado di evitare che un tragico passato possa ripetersi.
Buon ascolto!