A fine febbraio del 2019 il pugile pugliese Marco Boezio ritenterà l’assalto al titolo italiano dei pesi “Medi”. A distanza di soli due mesi della conquista sfiorata con Mirko Geografo – il 22 settembre scorso a Roma sconfitta con verdetto non unanime – l’atleta della scuderia Quero-Chiloiro Taranto affronterà un altro avversario della Buccioni Boxing Team, Khalil Er Harraz. Il match metterà in palio la prestigiosa corona dei “Medi” che è rimasta senza padrone dopo che Geografo se l’è sfilata di dosso per andare alla conquista del titolo vacante dell’Unione Europea.
Marco Boezio, ventiseienne nativo di Capurso e tarantino d’adozione (per via della sua scoperta e crescita pugilistica alla storica palestra Quero-Chiloiro), è salito alle cronache nazionali per il celere approdo da professionista nella caccia al titolo nazionale: in tre anni di agonismo è infatti arrivato a giocarsi il 22 settembre scorso il titolo dei “Medi”, sfiorato in casa di quel Geografo che era fresco della corona nazionale, strappata sorprendentemente all’ex campione del mondo Domenico Spada. Boezio, tra il 2015 ed il 2018, ha disputato 10 match da professionista, vincendone 6, perdendone 2 e pareggiandone uno. Nella classifica internazionale stilata da Box Rec, Boezio è sesto su 34 “Medi” d’Italia e 145° su 1446 nel mondo. Numeri che lo accostano in equilibrio ad Khalil Er Harraz: 7° boxeur su 34 “Medi” in Italia e 163° su 1446 nel mondo. Otto vittorie, un pareggio e nessuna sconfitta per il venticinquenne nato a Rimini ma romano d’adozione. L’ultimo suo successo risale all’11 maggio scorso, nel confronto col georgiano Nodar Robakidze.
La nuova avventura di Boezio è ripartita nel segno del sacrificio. L’atleta di Capurso infatti è tornato a lavorare sodo in palestra, con in testa l’obiettivo di quel titolo nazionale dei “Medi” che nel suo albo d’oro porta la firma di autentici campioni come Gaetano Nespro, Matteo Signani, Antonio Perugino, Silvio Branco, Luciano Sarti, Carlo Duran e Nino Benvenuti. Una lista prestigiosa che, per Boezio, rappresenta uno stimolo a superarsi e superare Er Harraz. Per contribuire all’obiettivo nazionale, sta seguendo con dovizia il suo atleta lo staff tecnico composto da Cataldo Quero, Nicola Loiacono ed Antonio Armeno.