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Il pugilato è un percorso di vita e di formazione, forgia il carattere e si concretizza come un sogno da raggiungere sul palcoscenico del ring.

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È questo il caso del ventunenne Cosimo Attolino che, sin da piccolo, passava davanti alla storica palestra di pugilato di via Emilia, la Quero-Chiloiro e, affascinato dall’energia che veniva da quel luogo, voleva a tutti i costi farne parte e sognava di diventare un “grande” pugile. E così è stato: a otto anni, Attolino entra a far parte come piccolo atleta dell’attività giovanile della Quero-Chiloiro, partecipando a vari criterium da cangurino, canguro e allievo; da subito, sono state evidenti le sue potenzialità, nel 2010, infatti, già arrivano i primi risultati, quando vince la Coppa Italia giovanile come canguro e nel 2011 come allievo. A partire dal 2012, all’età di quattordici anni, il giovane boxeur tarantino inizia l’attività agonistica, vincendo nello stesso anno il Torneo Regionale esordienti e conquistando la medaglia di bronzo ai Campionati italiani schoolboy. Nel 2013, ancora traguardi importanti con il primo posto al prestigioso Torneo nazionale azzurrini Ermanno Marchiaro negli junior, e nel 2015 la medaglia d’oro al Torneo nazionale Italia Alberto Mura negli youth. Nel 2015, nella categoria youth 75 kg, batte la Romania in un dual match svoltosi a Brindisi e, nello stesso anno, indossa la maglia azzurra, – arrivata tardi, – nel dual match Italia-Germania.

Sono anni importanti per la carriera del pugile della Quero-Chiloiro, ma anche molto travagliati e sofferti a causa di infortuni che, a partire dal 2013 (secondo anno di attività agonistica), rendono intermittente la carriera di Attolino e gli impediscono di cogliere importanti opportunità, come la partecipazione ai raduni della nazionale e alle competizioni internazionali. La carriera dilettantistica si chiude così con 44 match, di cui 34 vittorie, 3 pari e 7 sconfitte. Cosimo Attolino è un pugile che sa adattarsi all’avversario, sa fare il fighter come il pugilato di rimessa, è duttile e maturo sul ring dal momento che ogni passo della sua vita è stato compiuto tra quelle quattro corde che oggi lo vedranno debuttare come professionista. A seguirlo sin dai primi passi, sono stati i suoi punti di riferimento: il maestro benemerito Vincenzo Quero e suo figlio, il tecnico Cataldo Quero, che gli hanno insegnato i segreti della noble art. Per la Quero-Chiloiro il debutto di Attolino è l’ennesimo traguardo dopo il primo posto nella classifica di merito nazionale del 2018, segno che da 49 anni la strada seguita è quella giusta. Ad accogliere questo evento speciale nella sua masseria l’11 maggio sarà il direttore sportivo della Quero-Chiloiro, Goffredo Santovito, che per il terzo anno consecutivo organizzerà con la società di pugilato tarantina il Trofeo Masseria Ruina, durante il quale, oltre al match professionistico, si svolgeranno match dilettantistici tra la Quero-Chiloiro e la Boxe Piacenza.

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