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«Come avevo anticipato nei giorni scorsi, è stata pubblicata ieri, sul Bollettino Ufficiale della Regione Puglia n. 84 del 25 luglio 2019, la Determina n. 155/2019 a firma della Dirigente della Sezione Attività Economiche, dott.ssa Francesca Zampano, con cui è stato approvato l’Avviso Pubblico rivolto agli Enti locali per l’attribuzione delle aree residue e non assegnate delle Zone Economiche Speciali “Ionica” e “Adriatica”. » Lo dichiara Mino Borraccino, assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.

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«Ora – spiega Borraccino –sarà possibile, per quei Comuni che non siano rientrati nella perimetrazione delle due ZES pugliesi, presentare un’istanza finalizzata a candidare porzioni del proprio territorio in modo che possano essere ricompresi, a seguito di una trasparente e approfondita procedura ad evidenza pubblica, all’interno delle aree individuate.

In particolare, come già evidenziato, per quanto riguarda la ZES “Ionica” (il cui iter di istituzione è stato completato nelle scorse settimane) ci sono aree disponibili e non ancora assegnate pari a 88,85 ettari, mentre per la ZES “Adriatica” (per cui si è ancora in attesa dei decreti ministeriali da parte del governo centrale, essendo stato ultimato il procedimento a livello regionale) le aree disponibili e non ancora assegnate sono pari a 261,10 ettari.

Gli enti locali che intendano presentare domanda, dovranno farlo, esclusivamente in modalità telematica, entro 90 giorni dalla pubblicazione dell’Avviso sul BURP (avvenuta ieri) e potranno candidare, ai sensi del bando, aree che rispettino i requisiti previsti per le ZES: aree portuali, retroportuali (anche di carattere produttivo e aeroportuale), piattaforme logistiche o interporti, mentre sono escluse le aree residenziali.

Nell’ambito della Valutazione, che sarà svolta da un’apposita Commissione nominata dal Direttore del Dipartimento Sviluppo Economico dopo il termine di scadenza del bando, saranno riconosciuti criteri di preferenza, tra gli altri, alle candidature presentate congiuntamente da più Enti locali, alle candidature che prevedano aree a totale titolarità pubblica, o che siano già dotate di servizi e collegate a snodi ferroviari.

L’obiettivo di questo Avviso è sostanzialmente quello di estendere l’opportunità rappresentata dalle ZES anche a quelle realtà territoriali che, fino a questo momento, ne siano rimaste escluse, includendo altre significative aree che potranno beneficiare dei numerosi vantaggi, in termini fiscali o di semplificazione amministrativa, che ci saranno per le imprese che vi si insedieranno.

In questo modo abbiamo anche raccolto le sollecitazioni pervenute da numerose amministrazioni locali che, ora, potranno cogliere questa importante opportunità per incentivare lo sviluppo e la crescita del territorio.

Nei prossimi giorni, proprio al fine di incontrare gli amministratori locali e tutti coloro che sono interessati a questa importante sfida per il futuro della Puglia rappresentata dalle ZES, ci saranno due incontri pubblici per illustrare i contenuti di questo bando, i criteri di valutazione e i requisiti di ammissibilità, e per fare il punto della situazione sullo stato di attuazione delle Zone Economiche Speciali.

Il primo incontro, riguardante la ZES “Ionica” si svolgerà martedì prossimo, 30 luglio, a Taranto, presso la Camera di Commercio e si articolerà in due momenti: nella mattinata sarà illustrato l’Avviso Pubblico destinato ai Comuni, mentre nel pomeriggio si proseguirà con un incontro di approfondimento con gli stakeholder interessati in modo da confrontarci e ricevere utili suggerimenti e proposte da raccogliere per garantire il successo di questa importante opportunità.

L’indomani, poi, e cioè mercoledì 31 luglio si replicherà a Bari, presso la Fiera del Levante, con un incontro finalizzato a illustrare le finalità e i contenuti del bando per l’assegnazione delle ulteriori aree disponibili nell’ambito della ZES “Adriatica”.

Si tratta – conclude Borraccino – di due importanti appuntamenti che confermano l’impegno del governo regionale e mio personale affinché la Puglia possa cogliere appieno la grande opportunità rappresentata dall’istituzione di queste due ZES per lo sviluppo e la crescita, economica e occupazionale, del nostro territorio

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