«Il porto di Taranto, per la sua collocazione strategica al centro del Mediterraneo, con la retroportualità da realizzare, rappresenta e rappresenterà per lo sviluppo economico e sociale dell’area jonica, sempre di più, nei prossimi anni, uno snodo di fondamentale importanza.» Lo dichiara l’Assessore regionale allo Sviluppo Economico Mino Borraccino.
«Il traffico delle merci provenienti dall’Oriente – rimarca l’Assessore ionico – ha nel porto di Taranto una collocazione naturale anche grazie al recente raddoppio del Canale di Suez che collega, appunto, direttamente il mar Mediterraneo al Golfo Persico, aprendo così alla possibilità di intercettare enormi flussi commerciali tra l’Europa e l’Asia.
In questa prospettiva si inserisce anche il progetto del Distripark di Taranto, il Polo logistico integrato da realizzarsi in un’area di circa 40 ettari nella zona retroportuale e destinato all’immagazzinamento, alla lavorazione, al controllo e alla distribuzione delle merci.
Come noto si tratta di una infrastruttura approvata con Delibera CIPE n. 155/2000 ma da allora, al di là dell’esproprio delle aree interessate, problemi e intoppi di carattere burocratico e amministrativo, hanno di fatto bloccato la realizzazione dell’opera con il rischio che possa essere accantonata.
Riteniamo invece che il Distripark, col prossimo auspicato avvio della Zona Economica Speciale Jonica e con l’ormai prossima gestione del molo polisettoriale da parte del gruppo turco Yilport (gigante del settore che ha scelto di investire nel capoluogo jonico, con la speranza che i contenziosi in atto non portino questo grossissimo player mondiale a spostare altrove le proprie attività, determinando una gravissima perdita per tutti), possa rappresentare una straordinaria occasione di rilancio del porto di Taranto oltre che di crescita e sviluppo per tutto il territorio, con importanti ricadute occupazionali e sociali.
Per questa ragione – conclude Borraccino – faremo tutto quanto è di competenza del Governo regionale per consentire il superamento delle criticità esistenti e la realizzazione di una infrastruttura che, siamo convinti, potrà determinare il raggiungimento di importanti obiettivi per lo sviluppo del sistema economico di tutto il territorio jonico, innescando processi virtuosi e potenzialmente molto positivi per la crescita e l’occupazione.»