«Questa mattina ho trasmesso una formale nota di sollecito al Vice Premier e Ministro dello Sviluppo Economico, Luigi Di Maio, allo scopo di segnalargli la necessità di un suo deciso intervento per imprimere una ormai non più rinviabile accelerazione alle procedure per la concreta realizzazione degli interventi previsti nell’ambito del Contratto Istituzionale di Sviluppo – CIS riguardante l’Area di Taranto.» E’ quanto dichiara Mino Borraccino, Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia.
«Sullo stesso argomento, nelle scorse settimane – evidenzia Borraccino, avevo anche pubblicamente sollecitato il Ministro per il Sud, Barbara Lezzi, ma senza sortire alcun risultato visto che la situazione continua ad essere sostanzialmente bloccata.
Ora mi auguro che il Ministro Di Maio si dimostri più sensibile alle esigenze del territorio di Taranto dando concreta attuazione a questo piano di investimenti che può davvero rappresentare una straordinaria occasione di rilancio per tutta l’area jonica.
Come noto, infatti, il Decreto Legge 5 gennaio 2015 n. 1 (convertito con legge 4 marzo 2015, n. 20) ha previsto per Taranto la realizzazione di una serie di importanti progetti nel campo delle infrastrutture, del porto, della bonifica ambientale e della riqualificazione urbana, al fine di rendere il territorio di Taranto più attrattivo e competitivo, risolvendo al contempo le ben note criticità in campo ambientale e socio-economico.
Nel dicembre del 2015, a seguito di un lungo ed elaborato percorso di condivisione tra il Governo dell’epoca, le Istituzioni locali, l’Autorità Portuale di Taranto e l’Agenzia Nazionale per l’attrazione di Investimenti e Sviluppo d’Impresa (Invitalia), è stato sottoscritto il Contratto Istituzionale di Sviluppo – CIS, e nel 2016 si è iniziato a dare attuazione all’ambizioso piano di investimenti previsto.
Il Programma, infatti, prevede 39 importantissimi interventi in tutta la provincia di Taranto, per un importo complessivo pari a più di 1 miliardo di euro, ma dall’ultima verifica sullo stato di avanzamento degli investimenti, risalente a giugno 2018, emerge che meno del 30% di quanto previsto è stato effettivamente realizzato.
A questo occorre aggiungere la spiacevole circostanza che dall’insediamento del nuovo Governo giallo-verde, le procedure nell’ambito del CIS stanno subendo un preoccupante rallentamento e lo stesso Tavolo inter-istituzionale (la cui composizione è stata anche modificata con la legge di bilancio per il 2019 che ha determinato un inopportuno ridimensionamento della Regione Puglia, i cui rappresentanti sono stati portati da tre a uno), non si riunisce ormai da molti mesi, dimostrando una inoperatività non più tollerabile e rispetto alla quale è necessario intervenire per porre rimedio.
Per questo, nella mia qualità di Assessore allo Sviluppo Economico della Regione Puglia, ho espresso al Ministro Di Maio, da un lato, la mia preoccupazione per questa situazione di stasi che rischia di pregiudicare un programma di investimenti di strategica importanza per il territorio di Taranto, e, dall’altro, la mia disponibilità e quella di tutto il Governo regionale a collaborare nelle forme e nei modi che lo stesso Di Maio riterrà più opportune al fine di imprimere nuovo impulso ai lavori del Tavolo inter-istituzionale del CIS.
Sono fermamente convinto, infatti, che solo grazie a una necessaria accelerazione nella realizzazione dei progetti previsti nel programma di interventi si possa dare una risposta efficace e concreta ai bisogni di un territorio vasto e complesso come quello di Taranto e della sua provincia, che, come noto, presenta molteplici criticità e sconta errori e ferite del passato che si ripercuotono ancora, direttamente, sulla vita dei suoi cittadini.
Per far fronte a tutto questo ritengo che il CIS rappresenti una straordinaria opportunità che vada colta fino in fondo e rispetto alla quale ogni ritardo risulterebbe inaccettabile.
Mi aspetto, pertanto – conclude Borraccino, un diretto interessamento da parte del Ministro Di Maio per risolvere le criticità che gli ho evidenziato, in modo da sbloccare questa situazione nel rispetto del basilare principio di leale collaborazione tra diversi livelli di governo.»