Attivo, all’ingresso del nosocomio tarantino, l’ambulatorio della Struttura Wound Care per la gestione e la cura delle lesioni complesse, come ulcere, piede diabetico, piaghe da decubito.
Presentati stamane i nuovi locali della Struttura Wound Care presso il Presidio Ospedaliero SS. Annunziata di Taranto. Il direttore sanitario Sante Minerba, accompagnato dal responsabile della struttura Giancarlo Donnola, ha visitato i locali che ospitano lo “spoke” per la cura delle lesioni complesse. Situati in Via Bruno 1, all’ingresso della struttura ospedaliera, nei locali dell’ex CUP, quindi raggiungibili direttamente dall’esterno e privi di barriere architettoniche, gli spazi fanno parte della Rete Aziendale Lesioni Complesse, coordinata dalla SSD Wound Care.
“La presa in carico e la cura delle lesioni complesse è fondamentale per garantire una buona qualità della vita a persone spesso già fragili perché colpite da altre patologie – ha dichiarato il direttore generale Vito Gregorio Colacicco – La rete aziendale permetterà una gestione integrata, capillare sul territorio, efficiente dal punto di vista economico, grazie all’approvvigionamento dei migliori prodotti ai prezzi più convenienti, mentre le nuove tecnologie, come la telemedicina e il videoconsulto, aiuteranno i professionisti a gestire meglio i malati cronici.”
La Rete Aziendale Lesioni Complesse avrà anche un nuovo hub a Grottaglie che, tra i pochi in Italia, avrà due posti per degenza in day service e sala operatoria, e cinque spoke: oltre a quello inaugurato oggi a Taranto presso l’ospedale “SS. Annunziata”, a breve sarà attivato quello a Laterza presso il Distretto Socio Sanitario e, entro il 2025, a Ginosa, Martina Franca e Manduria. Si prevede l’apertura di tre ambulatori specialistici: il primo d’infettivologia, il secondo per la terapia del dolore e il terzo per la nutrizione clinica.
Le lesioni complesse comportano notevoli sofferenze a carico dei pazienti e dei familiari e hanno necessità di trattamenti dedicati, con personale altamente specializzato e materiali specifici, come garze e bendaggi, caratterizzati da un costo particolarmente alto. Grazie all’adozione del “PIC Percorso Individuale di Cura Lesioni complesse”, Asl Taranto ha adottato una procedura innovativa per la cura di queste lesioni e promuove la formazione del personale, l’omogeneizzazione delle procedure e l’introduzione di nuove tecnologie per ridurre i tempi di guarigione e le amputazioni e ha l’obiettivo di delineare per ogni paziente il miglior percorso di cura e assistenza per specifiche lesioni, secondarie a patologie come il diabete, l’ischemia arteriosa o il linfedema, difficili da curare e che spesso portano all’amputazione dell’arto.
La procedura integra ospedale e territorio, offrendo un percorso di cura efficace a ogni malato aumentando la qualità dell’assistenza, migliorando gli esiti clinici e la soddisfazione dei pazienti e ottimizzando l’uso delle risorse economiche. Saranno utilizzate anche le nuove tecnologie, come la telemedicina, per il monitoraggio delle lesioni, e il teleconsulto e altre tecnologie che usano l’intelligenza artificiale per il monitoraggio delle diverse situazioni.