foto: Autorità di Sistema Portuale del Mar Ionio
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La “ex Yard Belleli”, storica area industriale nel porto di Taranto da tempo dismessa, verrà interamente bonificata: con una convenzione dal valore di 45,5 milioni di euro il Commissario Straordinario del Porto di Taranto Sergio Prete ha dato incarico alla Sogesid, Società “in house” dei Ministeri dell’Ambiente e delle Infrastrutture, di completare le attività di messa in sicurezza permanente della falda nell’area che si trova all’interno del Sito d’interesse nazionale di Taranto, proprio di fianco ai terreni ex Ilva e a ridosso del quinto sporgente dello scalo ionico.

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Inserita dallAutorità di Sistema Portuale del Mar Ionio nella sua programmazione triennale delle opere pubbliche 2018-2020, la nuova attività nella “ex Yard Belleli” viene disciplinata nell’atto firmato dal Commissario Prete e dal Presidente e Amministratore delegato di Sogesid Enrico Biscaglia. La Società pubblica di proprietà del Ministero dell’Economia sarà il Soggetto attuatore e avrà, in stretto raccordo con l’Autorità, il compito di adeguare la progettazione definitiva e realizzare quella esecutiva, bandire e portare a termine la gara per l’affidamento dei lavori, dirigerli e collaudarli, gestire inoltre l’impianto di trattamento acque di falda (TAF) già in esercizio per i successivi cinque anni.

I commenti delle parti

“Con la convenzione di cui trattasi – afferma il Presidente dell’AdSP del Mar Ionio, Sergio Prete – viene dato ulteriore impulso alla bonifica ed alla riqualificazione delle aree portuali per rendere disponibili ed utilizzabili altre infrastrutture destinate ad ospitare attività produttive che contribuiranno alla crescita economica ed occupazionale del territorio”.

“Con questa importante convenzione – spiega il Presidente di Sogesid Enrico Biscaglia – diamo seguito e forza al nostro impegno a fianco del Commissario Prete e dell’Autorità Portuale. In una realtà complessa come quella di Taranto, attraversata da profonde questioni sociali, ambientali e produttive, una risposta concreta – conclude Biscaglia – è creare condizioni di risanamento e di nuova infrastrutturazione che aprano opportunità di crescita”.

Il secondo lotto di attività

Questo secondo lotto di attività segue il primo stralcio attuato da Sogesid e rivolto alla messa in sicurezza dei trentasei ettari di falda superficiale: un lavoro considerato funzionale alla realizzazione della cassa di colmata che dovrà circoscrivere nel quinto sporgente portuale un piazzale per il deposito e la movimentazione delle merci, consentendo allo stesso tempo – con l’abbassamento del fondale e il riutilizzo dei sedimenti caratterizzati e dragati per creare la cassa di colmata – il passaggio di navi superportacontainer. Sono responsabili delle attività previste dalla convenzione l’ing. Gaetano Internò per l’Autorità di Sistema Portuale e l’ing. Enrico Brugiotti per la Sogesid.

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