“Con il grande lavoro dell’Amministrazione la strada è finalmente quella giusta. Ora mettiamoci al lavoro per rilanciare anche gli investimenti privati“. E’ quanto comunica Paolo Campagna, presidente Ance Taranto.
L’appuntamento di ieri al Teatro Fusco segna idealmente un punto di svolta nella programmazione strategica del territorio, e indica anche la strada per una nuova progettualità partecipata che ci consentirebbe di lavorare ad una Taranto nuova nei prossimi vent’anni. Quello di ieri segue l’incontro di fine anno in cui è stato presentato l’imponente quadro di lavori in corso e programmati per la città, sulle diverse linee e programmi di finanziamento a disposizione dell’Amministrazione per il definitivo rilancio urbano. Ragionare per prospettiva è indispensabile, ma lo è altrettanto misurarsi con le cose da fare nel breve e nel medio periodo per rimettere in moto la macchina degli investimenti.
Segni tangibili della trasformazione
E’ il presidente di ANCE Taranto, Paolo Campagna, ad intervenire, puntando l’attenzione sulla strategia di transizione ecologica, economica e energetica presentata ieri dal primo cittadino di Taranto nel teatro comunale e sul piano delle opere pubbliche per il 2020. Già dai primi mesi del 2020 con i Baraccamenti Cattolica, i lavori da realizzare per i palazzi della città vecchia Troilo, Carducci e Nove Lune, si colgono segnali che vanno accolti con particolare favore – dice Campagna – partendo dall’assunto che quei cantieri non sono solo nuovo lavoro, ma soprattutto segni tangibili della trasformazione che tutti auspichiamo.
Integrare le risorse pubbliche
Sulle impostazioni e sulle scelte da seguire negli affidamenti come ANCE abbiamo elaborato proposte e suggerimenti con l’obiettivo di realizzare le opere in un quadro di sana concorrenzialità e di attiva partecipazione delle filiere territoriali, sollecitazioni che ci auguriamo possano da subito essere occasione di confronto e condivisione in questa nuova stagione di investimenti pubblici. Una visione prospettica che ANCE considera indispensabile, ma alla quale è venuto il momento di integrare misure ed interventi che in questo disegno siano capaci di attivare la filiera della riqualificazione urbana mossa dai privati. Le risorse pubbliche sono fondamentali, ma occorre cominciare a ragionare su come esse possano fare da leva per innescare processi più diffusi nei quali i tanti attori – investitori, imprese, cittadini – possano finalmente cimentarsi e liberare tutto il potenziale di trasformazione di cui la comunità, ne siamo certi, è capace.
Invogliare le imprese ad agire sul territorio
Utilizzare la leva fiscale e quella urbanistica per invogliare le imprese private ad agire in questo territorio crediamo sia un passo che debba accompagnare le azioni annunciate – commenta ancora il presidente di ANCE – così come, per il tema della casa, finalmente ritornato centrale, occorre un deciso cambio di passo. Cogliamo con soddisfazione la decisione del Comune di affrontare con le logiche di una moderna ed accurata programmazione tale questione, e ci rendiamo disponibili a confrontarci su modelli partenariali che, sempre in un’ottica di riuso e rigenerazione, ci consentano di affiancare e potenziare l’offerta pubblica.