Lo ripetiamo spesso, Grottaglie possiede una quantità di tesori storici, artistici, architettonici e naturali che andrebbero riscoperti e rivalutati. Uno dei più attenti ed ostinati di questi “cercatori di tesori” è senz’altro Alfredo Traversa, non solo attore, regista e anima del “Teatro della Fede”, ma anche operatore culturale appassionato e capace di guardare oltre le apparenze: a lui il merito di aver visto nelle dismesse cave di Fantiano un affascinante teatro a cielo aperto o di aver pensato che gli ex bagni pubblici nel cuore del centro storico potessero trasformarsi in uno spazio espositivo, come poi è stato con “L’Acchiatura”.
Negli ultimi mesi Alfredo Traversa ed il “Teatro della Fede” hanno realizzato e portato in scena “La bottega dormiente” uno spettacolo su e nelle ceramiche di Grottaglie, in cui si raccontano storie vere più intriganti della fantasia, con una donna ceramista per necessità e coraggio, un Omero figulino, un ceramista omosessuale che si confronta in una sorta di transfert con una prosperosa “pupa”, il tutto con attori in carne e ossa e maschere della tradizione greco-romana portato in scena in alcune botteghe – spesso abbandonate e dimenticate – nel quartiere delle ceramiche.
Il teatro come azione sociale e culturale, come era nella tradizione greca, con la capacità di ricordare storie ed evidenziare problemi, un teatro mai fine a sé stesso ma piuttosto “mezzo” per veicolare messaggi e risvegliare coscienze troppo colpevolmente assopite, un teatro che richiama l’attenzione su storie e tradizioni, luoghi e abilità che rischiano di essere persi per sempre e che meriterebbero invece ben altra considerazione.