Agevolazioni per affitti e libri, con “UniversiTaranto” l’amministrazione Melucci sostiene gli studenti che scelgono le facoltà cittadine.
Una città più attrattiva, accogliente e a misura di studente. È l’obiettivo del piano “UniversiTaranto”, presentato oggi in conferenza stampa dall’assessore allo Sviluppo Economico Fabrizio Manzulli, insieme con il direttore del Dipartimento Jonico dell’università degli studi “Aldo Moro” e con il commissario di Ilva in amministrazione straordinaria Antonio Lupo.
Si tratta di un pacchetto di misure ideato dall’amministrazione guidata da Rinaldo Melucci, sfruttando i fondi Ilva in a.s. provenienti dal “Piano di rigenerazione sociale dell’area di crisi di Taranto”, che offrirà agli studenti delle facoltà attive nel capoluogo diversi vantaggi e servizi, con lo scopo di accrescere la presenza universitaria a Taranto, consolidare il progetto di autonomia e favorire ricadute su tutto l’indotto collegato.
«In accordo con il Governo – il commento del primo cittadino – siamo riusciti a indirizzare queste risorse verso misure concrete, che sostengono realmente giovani e famiglie, attivando un circolo virtuoso del quale beneficerà l’intera comunità. È la prima scheda progettuale che variamo, nell’ambito del piano per l’utilizzo dei fondi Ilva in a.s., ma siamo già al lavoro su tutte le altre schede che garantiranno ulteriore sostegno alla popolazione».
L’importo destinato complessivamente al piano “UniversiTaranto” è di 3 milioni di euro, declinato in una serie di attività che tocca ogni ambito della vita universitaria.
La misura più importante è quella dei buoni abitativi, un contributo da 400 euro mensili per un anno (da ottobre 2022 a settembre 2023, replicato per il successivo anno accademico) da destinare al pagamento del fitto. «Vi potranno accedere nuclei familiari con Isee fino a 26mila euro – ha spiegato l’assessore Manzulli – una scelta mirata ad allargare la platea dei partecipanti e favorire, di conseguenza, la scelta di Taranto come sede di studi».
Le altre misure sono i buoni libro, 280 euro pro capite per l’acquisto di testi funzionali al corso di studi, un premio per le migliori tesi, la carta universitaria “Io studio a Taranto”, con sconti nelle attività commerciali convenzionate e i tirocini formativi retribuiti negli uffici comunali. Saranno gestiti direttamente dagli atenei, invece, i fondi che pur provenendo dallo stesso plafond saranno destinati a borse di studio e di ricerca.
«Grazie al lavoro silenzioso svolto in questi anni – ha concluso Manzulli – da oggi i nostri ragazzi non saranno più costretti a “emigrare” per studiare: potranno decidere di rimanere, potendo contare su un supporto economico reale che alleggerirà il carico sopportato dalle loro famiglie».