“A Taranto, quella che potremmo definire una super Soprintendenza. Ieri il Consiglio dei Ministri ha approvato, infatti, il decreto che assegna alla nostra città la Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo che svolgerà le attività di tutela, gestione e valorizzazione del patrimonio culturale subacqueo, oltre le normali funzioni connesse alle attività di archeologia, belle arti e paesaggio”.
Così intervengono i deputati ionici del M5S Gianpaolo Cassese, Rosalba De Giorgio, Alessandra Ermellino e Giovanni Vianello.
Una vittoria dei parlamentari ionici
“Il ritorno della Soprintendenza a Taranto è stato uno dei nostri impegni prioritari, sin da quando ci siamo insediati in Parlamento. Una richiesta portata senza alcun indugio sui tavoli ministeriali e da allora accompagnata nelle varie fasi, prima con l’ex Ministro Bonisoli e poi con il Ministro Franceschini, che ringraziamo per aver saputo completare in tempi relativamente rapidi un percorso che riporterà Taranto ad essere una capitale della cultura, come merita”.
“Solo due settimane fa – continuano i deputati – il Governo accoglieva un nostro Ordine del Giorno, a prima firma Cassese, con il quale chiedevamo che un dirigente di fascia B, necessario per la riapertura della Soprintendenza, venisse destinato a Taranto. Un’iniziativa nata dalle costanti interlocuzioni con la direzione del Ministero che ha saputo concretizzare le istanze provenienti dal nostro territorio, desideroso di tornare ad essere centrale nel panorama culturale italiano”.
Cosi inizia la riconversione economica del territorio
“Quando parliamo di riconversione economica del territorio – aggiungono i parlamentari ionici – parliamo anche e soprattutto di cultura che riteniamo un vero e proprio asset strategico da valorizzare per il rilancio economico del nostro territorio, in grado di favorire lo sviluppo anche di altri settori, ad iniziare da quello turistico. Come sappiamo il potenziale che abbiamo a disposizione è ricco, sebbene non sia mai stato adeguatamente messo a valore: dall’Università al Museo archeologico nazionale legato strettamente alla Soprintendenza e ai beni culturali, alle nostre produzioni artistiche, ai beni paesaggistici e a molto altro ancora. Da questo punto di vista, l’istituzione a Taranto della Soprintendenza nazionale per il patrimonio culturale subacqueo, molto ambita anche da altri territori, rappresenta di certo una grande occasione di promozione per una realtà come quella tarantina gravemente ferita anche nella sua immagine”.
“In questi mesi abbiamo sempre sollecitato il Governo a compiere azioni concrete per ridare dignità ad un territorio ingiustamente martoriato, non solo dall’impatto ambientale della grande industria, ma anche per il costante depauperamento di risorse e attività a cui la città è stata sottoposta nel corso degli anni. Il risultato di ieri è solo un altro tassello che ritorna al suo legittimo posto”.
“Leggiamo in queste ore che in molti ne danno notizia intestandosi meriti che non hanno. Non ci meravigliamo – aggiungono e concludono i deputati tarantini – in fondo la politica funziona così, c’è chi parla e promette senza poi attivarsi concretamente e c’è chi in silenzio porta avanti importanti istanze nell’esclusivo interesse del territorio”.