“Mi raggiunge a Roma, dove sono per il Sinodo sull’Amazzonia, la notizia dell’arrivo a Taranto della Ocean Viking con il suo carico di umanità dolente. È vivo ancora il lutto per il recente naufragio che ha visto la stessa nave impegnata con la Marina Militare nella ricerca delle vittime, la gran parte non sono state restituite dal mare: oggi fortunatamente possiamo parlare di vita e non di morte.
Auspico che il dovere civico e morale dell’accoglienza spazzi via la tentazione della polemica pretestuosa.
Taranto ha già dato in passato prova della sua grande generosità, si renda ancora una volta disponibile a questa transitoria ospitalità.
Durante questo Sinodo stiamo affrontando questioni di cui l’Amazzonia è il paradigma: senza un diverso approccio al Creato, all’economia, a quella ecologia integrale di cui ci ha parlato il Papa, saremo costretti ad assistere inermi ai rischi e al dolore che tutte le migrazioni portano con loro.
Gli eventi bellici di questi giorni, quelli che da anni si trascinano, non fanno e faranno altro che aggravare la condizione di persone, uomini, donne, bambini, a cui dobbiamo guardare come ci ha insegnato il Vangelo; un altro modo non rispetta la dignità di ogni essere umano.”
Cosi Filippo Santoro, Arcivescovo di Taranto, commenta l’arrivo dei profughi al Porto Mercantile questa mattina.