“Su invito del dott. Sergio Prete, Presidente dell’Autorità Portuale, ho presenziato oggi, presso il Castello Aragonese, alla sottoscrizione dell’atto di concessione demaniale marittima del terminal contenitori del porto di Taranto alla società Terminal San Cataldo SpA, controllata dalla Yılport Holding , del Gruppo di Compagnie Yldirim Holdings AS.
Mr. Robert Yuksel Yldrim ha presentato alle Autorità intervenute e alla Stampa il proprio Gruppo e il progetto relativo al Porto di Taranto.
Nella graduatoria internazionale dei terminalisti, Ylport Holding si colloca al tredicesimo posto per volumi di attività ed è proprietaria del 24 per cento di Cma Cgm, terzo vettore marittimo mondiale per il traffico container.”
E’ quanto ha dichiarato oggi l’Assessore regionale Mino Borraccino intervenendo alla sottoscrizione dell’atto di concessione demaniale marittima del terminal contenitori del porto di Taranto alla società Terminal San Cataldo SpA.
“Dopo l’uscita di Evergreen, Taranto era rimasta fuori dal giro dei grandi vettori marittimi. Oggi Yilport Holding prende in consegna un’infrastruttura completamente rinnovata e ammodernata. Grazie a lavori finanziati dal Contratto istituzionale di sviluppo, la banchina è stata riqualificata. I lavori hanno interessato due tranche, ciascuna da 600 metri, e il collaudo è stato effettuato.
Da aggiungere che nei giorni scorsi la Giunta Regionale ha approvato la Variante al PRG del Comune di Taranto per il nuovo Piano Regolatore Portuale, con precisazioni finali relative agli aspetti ambientali, ai vincoli territoriali e agli aspetti paesaggistici e agli aspetti urbanistici.
Tutto questo in un quadro in cui Taranto è al centro della ZES Jonica, che coinvolge anche la Basilicata.
Adesso ci sono tutte le condizioni per un concreto rilancio del porto di Taranto.
Non va dimenticato, per concludere, che al rilancio del molo polisettoriale è legata anche la rioccupazione del personale di Taranto container terminal. Questa nuova Società, la Ylport, una delle maggiori al mondo nel settore, è chiamata a dare finalmente una prospettiva ai lavoratori attualmente fuori produzione, tutti qualificati ed esperti”.
Conclude Mino Borraccino.