Con la sottoscrizione, avvenuta i primi di giugno, del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, si è formalmente concluso il complesso e articolato iter di istituzione della Zona Economica Speciale Interregionale Jonica.
Ora che il percorso burocratico e amministrativo è definitivamente completato si apre la fase più importante e più decisiva, quella cioè in cui le imprese dovranno saper cogliere la grande opportunità rappresentata dai benefici in termini fiscali e di semplificazione amministrativa che questo strumento comporterà.
Gli elementi più importanti che la Z.E.S. rappresenta sono la sburocratizzazione delle procedure, le agevolazioni fiscali per le imprese, e in generale i vantaggi a disposizione di un territorio di ben 1.518 Kmq che comprende Taranto, Martina Franca, Massafra, Mottola, Statte, Carosino, Faggiano, Francavilla Fontana e Grottaglie, oltre si comuni della Basilicata, con il coinvolgimento, quali snodi logistici e strategici, del Porto di Taranto, dell’Aeroporto di Grottaglie e del Centro Intermodale di Francavilla Fontana.
Per metà luglio è prevista la pubblicazione di un Bando per l’inclusione nella Z.E.S. di altri 89 kmq di territorio, che saranno assegnati ai Comuni che ne faranno richiesta.
Il Piano di Sviluppo Strategico Z.E.S. Puglia e Basilicata – reso possibile per legge dalla presenza del porto di Taranto e dell’aeroporto di Grottaglie – elenca le prospettive di sviluppo prevedibili sia per la Puglia che per la Basilicata, individuando i numerosi settori che ne beneficerebbero, tra i quali l’agroalimentare, la logistica, la meccanica, la navalmeccanica, l’aeronautico, il mobilio, il commercio, le costruzioni.