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“C’è un punto in comune tra Governo e associazioni, ed è quello di potere convergere sulla necessità di introdurre l’obbligo della Viias nelle procedure di rilascio dell’Aia.

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Non posso che ritenermi soddisfatto di questa sintesi anche perché in più occasioni avevo chiesto, su questo argomento, di fare fronte comune, al di là delle divisioni ideologiche, per il futuro e il bene della nostra comunità”. E’ questo il primo commento del sentore Mario Turco (M5S) a margine degli incontri in ambito Cis organizzati a Taranto, ai quali hanno partecipato il vicepremier Luigi Di Maio e altri 4 Ministri pentastellati.

“La Viias – continua Turco – costituisce l’unica via possibile per la tutela dei cittadini di Taranto. Durante il tavolo di confronto di oggi, ho ascoltato attentamente gli interventi di tutte le associazioni, e sulla Viias mi dico da subito disponibile ad avviare un dialogo costruttivo affinchè il Ddl già depositato in Senato, possa essere approvato in tempi rapidi, anche con un decreto interministeriale”.

“L’urgenza della Viias – spiega il senatore del M5S – s’inserisce nella prima delle tre azioni del Cis ovvero quella dedicata a Salute e Ambiente, all’interno della quale, oggi, nel tavolo con le istituzioni è stata annunciata una Cabina di regia interistituzionale con il compito di supportare e coordinare le amministrazioni statali e locali nelle attività di valutazione d’impatto sanitario e nel monitoraggio epidemiologico della popolazione tarantina”.

“Un punto però resta nodale – chiarisce ancora – per Taranto ci sono 2,4 miliardi preesistenti (tra Cis e As), e queste risorse vanno spese e accelerate soprattutto attraverso investimenti in progetti “utili” sul piano economico e delle bonifiche. Abbiamo accumulato ritardi non giustificabili e i cittadini di Taranto non possono più attendere. Quindi ben vengano i tre gruppi di lavoro, coordinati dai ministri: il primo appunto Salute e sociale, il secondo su Lavoro, Imprese e Innovazione che si occuperà anche del Tecnopolo previsto in Legge di Bilancio e il terzo su Riqualificazione urbana che riserverà particolare attenzione alla blue economy”.

“Infine, un ultimo aspetto particolarmente sentito è quello sull’abolizione dell’immunità (esimente) penale per i vertici Arcelor Mittal (Ex Ilva) – conclude l’esponete pentastellato – inserito nel Decreto Crescita in corso di pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e che di fatto vuole eliminare qualsiasi interpretazione giuridica sull’argomento. L’immunità avrà scadenza formale il 6 settembre, ma in sede di riconversione del decreto sarò mio impegno fare in modo di anticipare tale data”.

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