Un altro epilogo dubbio per il pugile professionista capursese Marco Boezio (6-4-1) adottato dalla società tarantina Quero-Chiloiro che, per la seconda volta, sfiora la cintura italiana nei pesi medi con un verdetto non unanime che gli assegna la sconfitta nel match con il co-sfidante romano Khalil El Harraz (10-0-1).
La sfida per l’assalto al titolo italiano si è svolta domenica 24 marzo nella maestosa cornice del Convention Center La Nuvola sito nel quartiere Eur della capitale romana, nell’ambito dell’evento organizzato dalla BBT di Davide Buccioni in combinazione con Artmedia Sport che ha visto la partecipazione di oltre duemila spettatori più la diretta eurovisione sul canale sky Eurosport. In tutto si sono svolti sei match tra professionisti, tra i quali, oltre al Titolo italiano nei pesi Medi tra Marco Boezio e l’italo-marocchino Khalil El Harraz, sono stati di grande prestigio quello per la cintura del Mediterraneo IBF dei pesi Superpiuma vinta dal beniamino di casa Michael Magnesi sullo spagnolo-dominicano Ruddy Ercanacion e la finale del Torneo delle cinture WBC superleggeri tra due romani, Luca Papola che vince su Ennio Zingaro. Tra gli ospiti speciali della serata, erano a bordoring il campione del mondo e oro alle olimpiadi 1960 nei medi Nino Benvenuti accolto con numerosi applausi, il supermassimo olimpionico ai giochi di Pechino del 2008 e campione del mondo dilettanti Roberto Cammarelle e il campione mondiale supermedi Giovanni De Carolis e il campione del mondo pesi leggeri Emiliano Marsili.
Hanno seguito l’evento viaggiando in pullman dalla Puglia al Lazio i tifosi di Boezio che, insieme a quelli che lo hanno guardato da casa, lo hanno sostenuto con calore e hanno creduto sino all’ultimo nella possibilità di ribaltare un match iniziato male per il boxeur pugliese ma modificato nella seconda parte a suo favore con cuore e tenacia. Sforzo vanificato dal verdetto non unanime dei giudici che hanno visto la sconfitta di Boezio, risultata alla lettura dei cartellini da punti 95-95 per il primo giudice, 97-93 e 98-96 per gli altri due. Ad averli impressionati devono essere state le prime due riprese, durante le quali Boezio ha subito gli attacchi di El Harraz non riuscendo ad entrare subito nel match e a eseguire l’impostazione tattica studiata durante la preparazione, la quale prevedeva un lavoro di sbarramento contro gli attacchi di un avversario sempre in offensiva. A partire dalla terza ripresa, l’equilibrio è stato ribaltato con il pressing e gli efficaci sinistri di Boezio su El Harraz, che ha ripreso l’iniziativa soltanto nelle ultime due riprese.
A prescindere dal verdetto, certo è che il pubblico non ha visto lo stesso Boezio dello scorso settembre nella sfida per il titolo con Mirko Geografo, probabilmente, ha patito da una parte il calo peso per rientrare nella categoria dei medi e, dall’altra, non ha risposto a quello che era stato provato efficacemente negli allenamenti.
“Marco ha dimostrato grande cuore, ma non è bastato a vincere il match”, – hanno commentato i tecnici che lo hanno seguito all’angolo Cataldo Quero, Nicola Loiacono e Antonio Armeno – “è necessario affinare ancora l’aspetto tecnico nell’attesa di un match di rientro, per poi puntare a una nuova chance con titolo in palio”.