“Esprimo grande soddisfazione per i provvedimenti che il governo sta prendendo in tema di occupazione, con particolare riferimento all’area di crisi di Taranto verso cui c’è massima attenzione.” Così torna sull’argomento il deputato Gianpaolo Cassese, impegnato già nel Tavolo convocato a dicembre dal Mise con le parti sociali per affrontare questa vertenza.
“Una prima importante risposta – aggiunge il parlamentare ionico – come sappiamo è arrivata dalla Legge di Bilancio, che prevede sia l’ampliamento delle risorse per la cassa integrazione straordinaria (CIGS) per i lavoratori ex ILVA, sia la proroga per tutto il 2019 della mobilità in deroga per quei lavoratori con ammortizzatori sociali ormai in scadenza nelle aree di crisi. Una notizia questa che era sfuggita solo all’assessore Borraccino che evidentemente non aveva letto con attenzione il provvedimento, non certamente ai lavoratori dell’ex Marcegaglia, le cui sorti ho seguito con scrupolo, impegnandomi in prima persona affinché si arrivasse a questo risultato in sede di Bilancio.
Come dissi in quella occasione, la proroga degli ammortizzatori sociali, nonostante sia solo una misura di tamponamento, è però essenziale per arginare nell’immediato la grave situazione e la sofferenza che vivono da anni questi lavoratori e le loro famiglie che non possono essere lasciate sole.
Oltre a queste misure fondamentali a breve termine, è però senza dubbio il reddito di cittadinanza previsto in Bilancio lo strumento più importante che il Governo ha messo a disposizione di chi vive la precarietà sulla propria pelle. Una opportunità storica che va colta anche nel nostro territorio soprattutto per avviare nuovi percorsi di formazione e di reinserimento nel mercato del lavoro.
A chi dal governo regionale ci accusa in modo grottesco di essere insensibili ai temi del lavoro- conclude Cassese, rispondo serenamente che in pochi mesi abbiamo dato già alcune importanti risposte e proseguiremo sulla strada intrapresa, a testa bassa, per trovare soluzioni ai problemi di questo territorio troppo a lungo maltrattato”.