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«Oggi, 16 luglio 2024, ho depositato un’interrogazione a risposta orale in Commissione ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, delle imprese e del made in Italy e dell’ambiente e della sicurezza energetica, al fine di fare luce sul futuro dei lavoratori dell’ex Cementir (poi Italcementi, oggi Heidenberger Materials). Per i rimanenti 40 lavoratori del sito di Taranto si teme il baratro economico ed occupazionale, poiché dal 16 settembre prossimo scadrà la cigs per l’area di crisi industriale complessa. Per costoro, al momento, l’unica alternativa coincide con la risoluzione del rapporto di lavoro su base volontaria, attraverso l’accettazione dell’incentivo all’esodo. A tal proposito si chiede ai ministri in indirizzo se sia prevista una proroga di 12 mesi degli ammortizzatori sociali per tali lavoratori ed, altresì, con quali modalità sia prevista l’introduzione delle clausole sociali sul reimpiego dei lavoratori nelle attività a sostegno della messa in sicurezza e di bonifica del sito industriale, al momento dell’avvio di tali attività. In un’area di desertificazione industriale come quella di Taranto, non si deve rischiare di lasciare al proprio destino ulteriori lavoratori e famiglie: il Governo si assuma la responsabilità di agire e non volti la faccia anche questa volta».

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Lo afferma in un comunicato stampa il Sen. Mario Turco, Vicepresidente del MoVimento 5 Stelle, nonché Coordinatore del Comitato Economia, Lavoro e Impresa.

L’interrogazione

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