L’amministrazione Melucci si è aggiudicata un finanziamento di 13.871.930 euro per la realizzazione del progetto Calliope – Casa dell’innovazione per il “one health”.
Lo scorso ottobre, l’ente aveva partecipato al bando del ministero delle Imprese e del Made in Italy denominato “Casa delle tecnologie emegenti”, un programma di supporto allo sviluppo di tecnologie 5G per coniugare le competenze scientifiche delle università e degli enti di ricerca con le esigenze delle imprese. Con la sua proposta progettuale, costruita insieme con partner pubblici e privati tra i quali l’istituto di ricovero e cura a carattere scientifico “Saverio de Bellis” di Castellana Grotte e l’Asl cittadina, il Comune di Taranto si è piazzato al terzo posto in Italia, dietro Bologna e Napoli e prima di molte altre città, compresa Milano.
«È un’opera di assoluto valore strategico, non solo per la nostra città ma per l’intera regione – le parole del sindaco Rinaldo Melucci – perché la svilupperemo con il supporto di numerosi partner, tra i quali cito Enzo Delvecchio, presidente del Consiglio di indirizzo e verifica del “Saverio de Bellis”, che ringrazio per la preziosa collaborazione, insieme con il direttore generale di Asl Taranto Gregorio Colacicco e il responsabile scientifico del progetto Rodolfo Sardone. Siamo soddisfatti, perché anche attraverso questo risultato prende forma il piano di transizione “Ecosistema Taranto” in tema di ambiente, salute, innovazione tecnologica, al centro del nostro programma elettorale e degli sforzi degli ultimi anni».
In cosa consiste esattamente il progetto Calliope? Facendo ricorso a diverse tecnologie emergenti, come il 5G, appunto, ma anche la “block chain”, l’intelligenza artificiale e la cosiddetta “internet of things”, sarà realizzata una piattaforma mirata all’analisi e alla previsione di scenari sanitari e della loro ricaduta sociale ed economica secondo il principio “one health”, ossia la salute vista come un ecosistema che comprende uomini, animali e vegetali.
Gli obiettivi fondamentali per il raggiungimento di questo scopo saranno declinati e operati da tre strutture con tre output diversi, ad alta efficienza tecnologica: “One health intelligence” per il monitoraggio e l’elaborazione predittiva avanzata della salute umana, animale e ambientale e il loro impatto sulla biodiversità; “Innovation technology hub”, per la creazione di prototipi di dispositivi smart collegati in 5G per il monitoraggio “near field” dell’ecosistema; “Dissemination and training hub”, per trasferire conoscenza e supporto all’incubazione industriale per la gemmazione di spin off ad alta maturità tecnologica. Calliope sarà un tassello del nascente distretto dell’innovazione che l’amministrazione Melucci intende realizzare negli spazi del Bac, gli ex baraccamenti Cattolica, ma potrebbe avere anche una sede nel quartiere Paolo VI.
«È per noi motivo di grande orgoglio portare a casa questo risultato straordinario – ha spiegato l’assessore Fabrizio Manzulli, responsabile di Sviluppo Economico e Innovazione – seguendo le indicazioni del sindaco Melucci abbiamo investito e investiremo ancora in progettualità innovative, certi di poter contare sul supporto di una macchina amministrativa che, per quanto sottodimensionata, è composta da grandi professionisti, tutti indistintamente impegnati affinché progetto e documentazione fossero all’altezza di un bando così importante».