Palazzo Troilo, entro il 2022 l’apertura del cantiere. Un sopralluogo che prelude all’imminente avvio dei lavori di riqualificazione, quello compiuto a palazzo Troilo dall’assessore ai Lavori Pubblici Mattia Giorno e dal suo collega titolare della Cultura, Fabiano Marti.
Questo immobile dal valore simbolico enorme, affacciato su piazza Duomo, è protagonista di un progetto ambizioso, firmato dall’archistar Mario Cucinella e dal suo team, che lo trasformerà in un hub culturale. Al suo interno sorgeranno un book shop, un’area di co-working, sezioni destinate a esposizioni permanenti e temporanee e il suo terrazzo sarà reso completamente fruibile anche per eventi pubblici.
«Palazzo Troilo è uno dei più grandi e centrali della Città Vecchia – le parole di Giorno – rappresenta la storia, l’identità, alcuni aspetti tradizionali dell’architettura e dell’ingegneria con cui venivano realizzati gli edifici verso la fine del 1600 nel centro storico di Taranto. Ne apriremo il cantiere entro il 2022 e sarà il secondo di questo tipo, dopo il palazzo di vico Novelune. Con il collega Marti ne abbiamo apprezzato l’eredità culturale, poiché al suo
interno abbiamo trovato diversi affreschi, una cappella anch’essa ancora tutta affrescata, un grande camino monumentale: tutto ciò ci ha ricordato quanto questo palazzo fosse importante, lo preserveremo riportandolo all’antico splendore».
L’amministrazione Melucci ha lavorato in questi anni alla progettazione, ma soprattutto al mantenimento del finanziamento, oltre 5 milioni di euro all’interno del più ampio piano “Isola Madre”, perché consapevole di quanto l’intervento fosse importante per rivitalizzare tutto il tessuto sociale della Città Vecchia.
«Con i miei predecessori Francesca Viggiano, Massimiliano Motolese e Ubaldo Occhinegro – ha continuato l’assessore ai Lavori Pubblici – ho condiviso l’impostazione di questo progetto, che è contemporaneamente culturale e sociale. Quella gru che svetta sui tetti della Città Vecchia è un bellissimo segnale: finalmente, dopo tanti anni, riusciremo a riconsegnare questo splendido palazzo ai cittadini».