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Ecco le dichiarazione del già sindaco Melucci sulle strisce blu a Taranto.
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“Ringrazio il Commissario prefettizio e la struttura di Kyma Mobilità per aver raccolto i suggerimenti dell’Amministrazione comunale uscente e le esigenze di residenti e lavoratori, al fine di perfezionare la sperimentazione che si era dovuto avviare in relazione alle cosiddette “strisce blu”.
Si era dovuto perché la politica significa responsabilità, anche quando rischia di essere impopolare. E per la mia Amministrazione cambiare la città per farla diventare più vivibile, moderna e sostenibile è sempre venuto prima dei calcoli sul consenso.
Questo ci avevano chiesto di fare cittadini ed elettori nel 2017. Questo si fa quando si ama la propria città più della propria poltrona.
E si era dovuto perché un provvedimento adottato molti mesi fa dagli organismi collegiali del Comune, quegli stessi organismi dei quali facevano pienamente parte certuni che oggi polemizzano, avrebbe recato un danno all’erario e alla società partecipata se non fosse stato reso esecutivo.
Ringrazio soprattutto il Dott. Cardellicchio per aver mantenuto invariato l’impianto generale e lo spirito di un provvedimento che, pur migliorabile, come sempre quando si adottano cambiamenti complessi in una grande città come la nostra, contiene molto altro rispetto ad una manciata di nuove strisce blu.
Quel dispositivo è fondato sul vigente Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile, alla cui redazione hanno partecipato migliaia di tarantini negli ultimi tre anni, tende a disincentivare l’uso del mezzo privato, a migliorare il trasporto pubblico (si pensi, per esempio, al rinnovo della flotta ex Amat, ai prossimi cantieri per le linee BRT, all’istituzione delle aree di park&ride con ticket molto competitivo, ai nuovi parcheggi in programma, alla stabilizzazione del personale della sosta, ecc.), ad aumentare la rotazione dei parcheggi a favore delle aree commerciali. E al netto dell’immancabile traffico natalizio, è ciò che sta già avvenendo. Per altro a prezzi invariati rispetto al passato, alle aliquote più basse d’Italia.
Questo è sempre stato il nostro metodo di lavoro, si studiano seriamente le dinamiche di un settore, si coinvolgono i cittadini e le imprese, si sperimenta con coraggio, eventualmente si revisiona ciò che non funziona a dovere, ma si fa evolvere Taranto, sempre. E noi abbiamo un’idea precisa di città.
Insomma, quel provvedimento era perfetto? Certo che no, e siamo dispiaciuti per qualche disagio temporaneo. Quel provvedimento va nella direzione giusta? Si, per il futuro di Taranto e la nostra qualità della vita.“
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